Perché si torna a parlare di eolico offshore in Italia
Nelle scorse settimane sono almeno due i progetti presentati, al largo delle coste riminesi e siciliane. Il potenziale è enorme, ma la macchina burocratica resta farraginosa.
Rudi Bressa
Contributor
Nelle scorse settimane sono almeno due i progetti presentati, al largo delle coste riminesi e siciliane. Il potenziale è enorme, ma la macchina burocratica resta farraginosa.
Il nuovo studio condotto dal Cnr-Ismar mostra risultati sorprendenti: solo l’8% delle microfibre tessili presenti in mare sono di origine sintetica.
Un fenomeno che sta cambiando la mobilità in tutto il mondo, la sharing mobility permette di spostarsi utilizzando i numerosi servizi in condivisione. Basta scegliere tra auto, bici, scooter, o taxi.
Il disegno di legge prevede di azzerare da subito tutti i nuovi progetti di estrazione di carbone, petrolio e gas e vietare i sussidi alle fonti fossili.
Non mancano certo i problemi con la nuova app Immuni, come da italica tradizione.
Secondo l’amministratore delegato della British Petroleum Bernard Looney, è questo il momento per “abbracciare la transizione energetica”.
“Vogliamo che nella nostra capitale ci si possa muovere in modo più sicuro, più pulito e più verde”. E così che il sindaco di Londra Sadiq Khan ha lancia la “car-free zone” più grande al mondo. Dallo scorso 18 maggio nelle aree più centrali della città le auto non potranno più circolare. Si potrà circolare
Un occhio tecnologico, un laser sofisticatissimo e capace di inviare 10mila impulsi al secondo verso la superficie terrestre, ha mappato con precisione quasi millimetrica le superfici delle calotte glaciali, misurandone i cambiamenti e permettendo ai ricercatori di comprendere in maniera dettagliata il futuro della Groenlandia e dell’Antartide. I risultati provengono dal satellite Nasa Ice, cloud
Il nuovo scenario imposto dalla crisi sanitaria dovuta al coronavirus ci ha già portato a riflettere su quale futuro vogliamo per il dopo. Complice una crisi economica che non risparmierà nessuno, da più parti si è lanciato un appello per una ripresa che sia quanto più possibile sostenibile e alimentata dalle rinnovabili. A ribadirlo, dopo
Dopo l’acqua alta di novembre e l’emergenza coronavirus, Venezia si è risvegliata vuota, diversa. Tra acque cristalline e calli silenziose.