7 buone notizie sul clima successe nel 2024
Attivismo, nuove tecnologie, scelte politiche coraggiose: chiudiamo il 2024 con 7 buone notizie sul clima che ci hanno dato speranza.
Tommaso Perrone
Direttore responsabile
Sono un giornalista professionista, direttore responsabile delle testate giornalistiche di LifeGate. Esperto di questioni legate alla crisi climatica e ambientale, con particolare riferimento alle soluzioni e ai diritti umani. Curo una newsletter che si chiama il Climatariano. Interpreto la figura di divulgatore in transizione, in grado di agire in tempo reale e di coordinare tutti i fronti in cui è presente una redazione online, a sua volta impegnata a diffondere contenuti e farli arrivare agli utenti in modo chiaro e semplice. La mia passione per la scrittura è nata con un semplice blog. Costantemente in viaggio tra l’Italia e il resto del mondo alla ricerca di persone, storie da raccontare e – ovviamente – condividere.
Citazione preferita: “I timidi notano tutto, ma sono molto bravi a non farsene accorgere” (dal film Le conseguenze dell’amore)
Attivismo, nuove tecnologie, scelte politiche coraggiose: chiudiamo il 2024 con 7 buone notizie sul clima che ci hanno dato speranza.
Approvato il testo sulla finanza climatica. Al sud del mondo la promessa di 300 miliardi di dollari all’anno: molto meno del necessario.
Mentre i negoziati alla Cop29 di Baku sono sempre più difficili, i paesi poveri e le piccole nazioni insulari sospendono le trattative.
Pubblicati i nuovi testi alla Cop29 di Baku. C’è la cifra di 1.300 miliardi di dollari, ma con un linguaggio molto vago e quindi debole.
Come costruire un nuovo multilateralismo climatico? Secondo Mark Watts, alla guida di C40, la risposta è nelle città e nel loro modo di far rete.
Pubblicate nella notte le nuove bozze di lavoro alla Cop29 di Baku, compresa quella sulla finanza climatica. Strada ancora in salita.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.
Le emissioni di gas serra continuano a crescere senza sosta e senza paura. Perché i primi a essere incoscienti e a sfidare il clima siamo noi.
Quest’anno un’intensificazione delle precipitazioni nella parte settentrionale della fascia tropicale che avvolge l’Africa ha reso più verde la parte di deserto del Sahara che confina col Sahel.
Entrambi i candidati alla presidenza del Venezuela si dichiarano vincitori, ma l’opposizione vuole evitare scontri e violenze di piazza.