Le migliori università del mondo uniscono le forze per una finanza più giusta
Da Oxford a Yale, le università si mettono all’opera per studiare la finanza sostenibile e farla crescere, per il bene delle prossime generazioni.
Valentina Neri
Contributor
Da Oxford a Yale, le università si mettono all’opera per studiare la finanza sostenibile e farla crescere, per il bene delle prossime generazioni.
In Europa c’è una differenza del 16 per cento tra gli stipendi medi degli uomini e quelli delle donne. Un dato su cui possiamo lavorare, in tanti modi.
15mila spettatori per la quinta edizione del Match for Africa, con cui il tennista numero uno al mondo, Roger Federer, raccoglie fondi per progetti sociali.
Una coltivazione sostenibile dell’albero della gomma è possibile. L’Indonesia ci prova, sfruttando un nuovo strumento finanziario detto sustainability bond.
Una tassa sui combustibili fossili come toccasana per la transizione energetica e per il bilancio dell’Unione europea. La proposta arriva da 19 economisti.
Le società che hanno scommesso sulle rinnovabili surclassano (anche in Borsa) quelle ancora ancorate alle fossili.
Per le multinazionali del cibo è arrivato il momento di puntare sulle proteine vegetali. Lo chiedono gli investitori, i consumatori e l’ambiente.
Le spese militari italiane sembrano immuni da qualsiasi crisi economica: secondo il rapporto Milex, nel 2018 arrivano a quota 25 miliardi di euro.
La lista di atenei “fossil free” si allunga, conquistando un nome importante: l’università di Edimburgo, che gestisce più di un miliardo di euro.
Quali sono i paradisi fiscali nel mondo, quanto alimentano le disuguaglianze e quanti soldi sottraggono all’economia sana e alle persone.