Per gli stati isola del Pacifico, partecipare alla Cop 26 è quasi impossibile
Alla Cop 26 di Glasgow mancherà circa un terzo degli stati isola del Pacifico, gli stessi che subiscono gli effetti più pesanti della crisi climatica.
Valentina Neri
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Alla Cop 26 di Glasgow mancherà circa un terzo degli stati isola del Pacifico, gli stessi che subiscono gli effetti più pesanti della crisi climatica.
Il consenso scientifico sull’origine antropica dei cambiamenti climatici ha superato il 99 per cento. È quanto emerge da migliaia di pubblicazioni.
Penang Hill, in Malesia, entra a far parte delle 714 riserve della biosfera riconosciute dall’Unesco, “luoghi di apprendimento dello sviluppo sostenibile”.
1.170 chili di rifiuti raccolti, l’equivalente di 78.300 bottigliette di plastica da mezzo litro: è il bottino del Seabin installato nei pressi di Roma grazie a doValue.
Sulle 544 specie di uccelli che vivono in Europa, una su cinque è “minacciata” o “quasi minacciata”. Anche corvi e quaglie rischiano l’estinzione.
Disboscare il Borneo malese significa colpire al cuore il sostentamento e la cultura degli indigeni Penan. Che si difendono con due blocchi stradali.
Fame e conflitti si alimentano l’un l’altro, in un circolo vizioso che va spezzato al più presto. L’Indice globale della fame 2021 è un appello ad agire.
I cambiamenti climatici peggiorano le disuguaglianze, perché colpiscono in modo più grave le fasce vulnerabili della popolazione. Lo dimostrano i dati.
L’ambiente è un diritto umano interconnesso con molti altri, come il diritto al cibo, all’acqua, alla vita stessa. A dirlo è una risoluzione dell’Onu.
La petroliera Safer, abbandonata da anni nel mar Rosso, potrebbe cedere da un momento all’altro. Esponendo lo Yemen a enormi rischi ambientali e umanitari.