Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
La baguette francese dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità Unesco
L’iscrizione della baguette nella lista dell’Unesco è un riconoscimento all’artigianalità e alla cultura francese contro la crisi dei panifici artigianali.
- L’Unesco ha inserito la baguette francese nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità.
- Un riconoscimento alla tradizione della panificazione artigianale francese, sempre più in crisi a causa della produzione industriale.
- Del peso di 250 g per 80 centimetri di lunghezza, la baguette è la forma di pane più consumata dai francesi con sei miliardi di unità sfornate ogni anno.
Il 30 novembre la baguette francese è stata inserita nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità stilata dall’Unesco. Un’attestazione che rivela che, per quanto caratteristica e inconfondibile, non sia solo una semplice forma di pane, ma il simbolo di un’intera nazione, un’icona da salvaguardare per valorizzare le tradizioni artigianali e culturali ad essa legate.
La produzione della baguette, croccante fuori e morbida dentro, è sottoposta alle regole di un disciplinare. Tradizionalmente ha un peso di “250 grammi di magia e perfezione”- come da commento social del presidente francese Emmanuel Macron che si è molto battuto per questo riconoscimento – e una lunghezza di 80 centimetri. Comparsa in Francia all’inizio del XX secolo, fino al 1986 aveva anche un prezzo imposto e oggi è il formato di pane più consumato del Paese, oltre a essere famosa in tutto il mondo.
La baguette patrimonio da tutelare insieme ai panifici artigianali
L’inserimento della baguette nella lista del patrimonio immateriale che necessita di urgente tutela punta a risollevare il settore dei panifici artigianali francesi sempre più sfavoriti dai supermercati e dalla produzione industriale e passati da 55mila a 35mila esercizi negli ultimi cinquant’anni con circa 400 chiusure di attività all’anno.
“La baguette è farina, acqua, sale, lievito e il know-how dell’artigiano”, ha dichiarato in un comunicato stampa Dominique Anract, presidente della Confederazione francese delle panetterie, mentre la panettiera parigina Priscilla Hayertz ha sottolineato all’agenzia Afp la democraticità di questa forma di pane: “Che tu sia ricco o povero non importa, tutti mangiano baguette”. E i numeri sembrano confermare: ogni anno in Francia ne vengono sfornate più di sei miliardi.
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