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Bambini e cani, i consigli per una convivenza felice
Il rapporto fra bambini e cani è fonte di gioia e di benessere. Ma ci sono delle cose da tener presenti perché tutto possa svolgersi nel modo migliore.
Abbiamo finalmente deciso: per i nostri bambini ci vuole un compagno a quattro zampe. Ma, a decisione presa, corrispondono dubbi e problemi di non facile risoluzione. Fra i “pro” c’è il sapere che i bambini adorano gli animali e riescono ad instaurare con loro una relazione sincera, imparando lezioni di vita dai propri amici a quattro zampe. In particolare, alcuni studi dimostrano come crescere accanto a un cane o un gatto offra ai bimbi grandi benefici nella vita quotidiana. Un esempio? Vivere con animali domestici fa bene alla salute, poiché il contatto riduce al minimo il rischio di asma, e offre benefici emotivi, oltre alla possibilità di vivere momenti significativi con un fedele amico accanto. Ma le perplessità rimangono, anche e soprattutto se si ha paura di una mancata accettazione da parte del cane di bambini o, addirittura, del neonato che varcherà le soglie della nostra casa.
Quando il primo approccio è importante
Per i piccoli di casa un compagno a quattro zampe potrebbe essere d’aiuto a responsabilizzarsi e ad avere rispetto per gli animali che ci circondano. Ma i dubbi sono sempre tanti. “In realtà tantissimi studi dimostrano che sono maggiori i benefici di quanto siano le difficoltà nel gestire cani e bambini. Teniamo però presente che ci sono soggetti e razze che per caratteristiche si adattano più o meno bene ai nostri ritmi familiari (vivere in campagna, in città, tempo a disposizione per le uscite, le passeggiate insieme, ecc)”, spiega Eleonora Mentaschi, comportamentalista.Il ragionamento quindi va fatto a monte, scegliendo un cane che sia adatto al proprio stile di vite e che possa essere gestito al meglio in famiglia.
E nel caso dell’arrivo di un neonato? “Se un cane è appagato e ben gestito e, soprattutto, ben socializzato sarà più facile inserire in famiglia nuovi elementi e cambiamenti. Il consiglio è quello di pensare sempre più in maniera ampia, quindi di abituare il cane ai bambini fin da piccolo anche se non abbiamo in programma di diventare di genitori con l’aiuto di educatori cinofili professionisti specializzati nella gestione dei cuccioli. Acquisire queste competenze per i cani è fondamentale e per i proprietari è utile capire come funziona il proprio cane e che caratteristiche ha il quattrozampe che vive in famiglia”, aggiunge Mentaschi. Inoltre è bene ricordare che i bambini fino ai quattro anni circa non riconoscono il ringhio del cane come un segnale di pericolo. In presenza di neonati la situazione è più complessa poiché le differenze sono maggiori: i bebè in fasce sono esteticamente molto diversi dall’adulto che il cane conosce, e hanno un modo di vocalizzare estremamente differente.
“I neonati hanno un odore della pelle differente provocato dall’alimentazione lattea” spiega Bruno Ferrari, educatore cinofilo. Riconoscere un neonato come una “persona” per il cane non è sempre immediato se non ha fatto esperienze quando era cucciolo. “Le difficoltà maggiori si presentano quando i bambini piccoli iniziano a camminare, perché possono diventare imprevedibili e hanno andature incerte e poco riconoscibili da parte dei cani adulti. E, a volte, anche la mole dell’animale di casa può costituire un pericolo. L’osservazione costante dei bambini e dei cani da parte dei genitori può essere essenziale per provenire e prevedere pericoli. E, in questo caso, è davvero fondamentale conoscere il proprio cane e il suo mondo per un approccio il più possibile felice”, conclude l’esperto.
Neonati e cani, i consigli utili
Quando si aspetta un bambino e si ha già un cane in famiglia ai futuri genitori sorgono spesso dubbi su come potrà svilupparsi la relazione tra i due “piccoli” di casa. Con l’aiuto del team di esperti veterinari MyLav, ecco alcuni suggerimenti fondamentali su come preparare il proprio cane all’arrivo di un bebè in famiglia.
Cosa fare durante la gravidanza?
L’arrivo di un neonato cambia completamente le abitudini e la routine familiare, e il cambiamento coinvolgerà anche la vita del nostro cane che dovrà adattarsi alla nuova situazione. Gli esperti insistono sull’importanza della gradualità del processo di adattamento in modo che l’animale non associ una improvvisa modifica nella sua vita all’arrivo del nuovo membro della famiglia. Da qui l’importanza di iniziare il prima possibile a rivedere e suddividere gli spazi di casa, magari prevedendo già un cancelletto per bambini in plexiglass: un divisorio utile per la sicurezza di nostro figlio, ma in materiale trasparente per permettere al cane di avere tutto sotto controllo, in modo che possa rispettare gli spazi senza ansie o nervosismo.
Anche l’animale, però, avrà bisogno del suo angolo di serenità e solitudine. È bene, allora, trovare uno spazio in casa per lui sistemando un tappetino o una coperta dove potrà rilassarsi ogni volta che vorrà. Uno spazio che dovrà essere rispettato da tutti i componenti della famiglia e anche dal bambino quando inizierà a gattonare. Il cane percepirà il cambiamento già osservando e annusando il corpo della futura mamma perciò sarà utile cominciare a dare un “nome” a quel pancione e a incoraggiarlo quando si mostra incuriosito.
Il cane e la percezione del bambino
Passeggino, vestiti, giocattoli e altri accessori per neonati sono nuovi oggetti che il cane non conosce e con cui è bene che acquisisca familiarità per comprenderne le funzionalità e i nuovi suoni e odori che presto invaderanno il suo territorio. Per conoscere queste nuove esperienze sensoriali si dovrà permettere che il cane entri nella stanza del bambino e annusi le sue cose. Allo stesso modo, è possibile iniziare a usare gel, creme o profumi destinati alla cura quotidiana del piccolo, in modo che il cane abbia familiarità con il nuovo odore quando sarà il momento.
L’arrivo del neonato
Prima dell’incontro fisico tra il cane e il neonato, è molto utile far annusare al proprio cane un indumento usato dal bebè, così da far conoscere il profumo del nuovo membro della famiglia. Quando la mamma uscirà dall’ospedale, accarezzerà prima il cane – che non vedrà l’ora di vederla – e poi sarà possibile avvicinare il neonato al naso dell’animale. È bene lasciare che questo fiuti il bambino per alcuni secondi, mentre gli si spiega con calma l’arrivo del piccolo in famiglia. Una volta a casa, non bisogna dimenticare che l’inclusione è di fondamentale importanza per stabilire un rapporto sereno tra cane e neonato. È quindi importante coinvolgere il nostro amico quando si accudisce il bambino, chiamandolo a osservare o accogliendo la sua curiosità, invitarlo a rilassarsi accanto alla mamma che allatta, porgendogli il suo gioco preferito mentre il bambino curiosa il mondo che lo circonda. È assolutamente sconsigliato lasciare il cane e il neonato incustoditi nella stessa stanza, come d’altronde sarebbe bene fare anche quando il bambino sarà più grande, ma non abbastanza da comprendere l’importanza del rispetto per il cane e per i suoi spazi.
La convivenza fra bimbi e cani
Con il passare dei giorni il cane si abituerà alla presenza del bambino in casa e tutto inizierà a fluire in modo semplice e rilassato. Ma si sa che i neonati cambiano molto rapidamente e la serenità dei primi giorni e i movimenti lenti delle prime settimane presto lasceranno il posto a urla di emozione e ai primi incerti passi del bimbo. L’amico a quattro zampe dovrà così adattarsi a ogni nuovo gesto, ma è anche importante insegnare al bebè a rispettare l’animale, a non disturbarlo quando sta riposando o mangiando, a evitare di tirargli il pelo, le orecchie o la coda. Perché anche la pazienza del cane più docile e tollerante ha i suoi limiti. Insomma, il rispetto reciproco è di basilare importanza perché bimbo e cane procedano insieme e diventino compagni per la vita. E oltre.
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