L’ultimo bilancio di sostenibilità di Gruppo CAP, Sorgente di connessioni, ricorda l’importanza di fare rete per rendere concreta la transizione ecologica.
Basta cetacei negli acquari, nascerà il primo santuario per delfini negli Stati Uniti
Il National Aquarium di Baltimora ha deciso di restituire la libertà agli otto delfini presenti nella struttura e di trasferirli in un santuario protetto.
Rinchiudere gli animali è sbagliato, rinchiudere animali estremamente intelligenti e dalla complessa vita sociale è, se possibile, ancora peggio. È la sorte che tutt’oggi subiscono migliaia di cetacei in tutto il mondo, in particolar modo i delfini, considerati i giullari del mare e che vengono imprigionati e torturati in nome del nostro sollazzo.
Come Blackfish ha cambiato la percezione dei cetacei
Qualcosa però sta cambiando, la percezione dei mammiferi marini in cattività si sta evolvendo, grazie anche all’uscita nelle sale di Blackfish, il documentario che attraverso la storia di Tilikum, un esemplare di orca che in cattività ha ucciso tre persone, denuncia i maltrattamenti delle orche nei parchi acquatici. Gli ambientalisti sono schierati da anni contro i delfinari e strutture simili, ma ora lo sdegno viene condiviso anche da gran parte dell’opinione pubblica e, ancora più importante, dagli addetti ai lavori.
Ritorno in natura per 8 delfini
Il National Aquarium di Baltimora, negli Stati Uniti, ha infatti annunciato di voler trasferire gli otto delfini ospitati nell’acquario in un santuario in riva all’oceano, sarebbe il primo istituito in America, per poterli poi restituire gradualmente alla vita selvaggia. «I tempi sono cambiati – spiega John Racanelli, direttore del National Aquarium – e la nostra comprensione degli animali e delle loro esigenze si è evoluta. Sappiamo molto di più oggi circa i cetacei e francamente penso che la questione più urgente sia la necessità di proteggere la salute degli oceani e della Chesapeake Bay».
Un’oasi per i delfini
L’acquario di Baltimora, che già da due anni ha eliminato gli spettacoli acrobatici con i delfini, ha assunto un team di consulenti per esaminare la questione e progettare l’istituzione di un’area protetta in grado di garantire un futuro sereno ai tursiopi. «Gli spettacoli con i delfini sono ormai antiquati – prosegue John Racanelli – la gente ora vuole scoprire come si comportano questi animali in natura, nel loro ambiente. Il nostro obiettivo è quello di agire nell’interesse dei delfini e del pubblico, perseguendo la nostra missione, tutelare l’oceano e i suoi abitanti».
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
A fine marzo, una manifestazione francese contro i mega bacini idrici si è trasformata in un campo di battaglia con le forze dell’ordine.
Siccità, alluvioni, inquinamento. La crisi climatica sta cambiando il nostro rapporto con l’acqua, sempre meno accessibile. Ecco 8 soluzioni innovative.
Alla fine del decennio, l’acqua dolce sul pianeta sarà insufficiente. Ed è solo colpa dell’uomo. A dirlo è la Commissione globale sull’economia dell’acqua.
È una provocazione ma è tutto vero: molte zone del paese sono a rischio per la siccità e Deserti d’Italia lo racconta grazie a foto stupendamente tragiche.
Nel capoluogo veneto la campagna per far conoscere la rete delle fontane pubbliche della città aiuta abitanti e turisti a rispettare di più l’ambiente.
Al World water forum di Dakar si è lavorato per garantire una “pace blu”, ovvero per la sicurezza e l’accesso all’acqua e ai servizi sanitari per tutti.
Il progetto Jadar mina la risorsa idrica del fiume serbo. Iskra Krstić non si arrende e continua a battersi in difesa dell’acqua e del suolo.
L’acqua scarseggia nel nord del Senegal. I suoi abitanti sperano di essere ascoltati al World water forum di Dakar, ma la strada è ancora lunga e tortuosa.