
Il capoluogo emiliano è stato premiato dalla Commissione europea per le sue politiche per una mobilità sostenibile, come le famose zone a 30 all’ora.
Un comportamento migliore, anche sulle strade: è ciò che caratterizza chi usa la bici. Lo dice uno studio del Journal of environmental psychology.
Ora è confermato ufficialmente anche dagli studi: chi va in bici ha più a cuore il bene pubblico e ha un comportamento individuale migliore anche sulle strade. Lo ha annunciato uno studio pubblicato sul Journal of environmental psychology. Lo studio ha utilizzato quattro fattori per definire il bene comune: partecipazione politica, partecipazione sociale, solidarietà di vicinato e disponibilità al vicinato. E a quanto pare, gli automobilisti sono meno interessati a tutte e quattro queste cose.
“In tutti i modelli analizzati, andare in bicicletta piuttosto che guidare è stato associato positivamente all’orientamento al bene comune”, ha rilevato lo studio. “La bicicletta è stata l’unica variabile che rappresentava un predittore positivo significativo per tutti e quattro gli aspetti dell’orientamento verso il bene comune dopo aver tenuto conto di variabili potenzialmente confondenti (proprietà della casa, reddito personale, istruzione, sesso)”.
Questo perché, in sostanza, i pedoni e i ciclisti interagiscono direttamente con il loro ambiente, mentre i conducenti ne sono quasi completamente isolati. “A causa della progettazione delle automobili, le interazioni che i passeggeri dell’auto hanno con l’ambiente circostante sono significativamente ridotte”, continua lo studio. “Nessuna interazione con l’ambiente spaziale può avvenire dall’interno di un’autovettura perché i fondali acustici e gli odori della città non vengono catturati e gli edifici caratteristici o gli artefatti urbani sono ridotti a due dimensioni da una percezione dall’interno attraverso il parabrezza dell’auto”. E ancora: l“’interazione con l’ambiente spaziale oltre i canali visivi avviene principalmente nel punto di origine e di destinazione, e che ci sono poche opportunità di interazione tra il conducente e l’ambiente durante il percorso, come quando si ferma a un semaforo o in piedi in un ingorgo”.
Quindi ora ci sono prove che suggeriscono che le città dovrebbero investire in infrastrutture pedonali e ciclabili, non solo perché riducono l’inquinamento atmosferico e acustico, ma perché sarebbe meglio per la società in generale.
Detto questo, lo studio non ha tentato di determinare se le persone più orientate al bene comune siano semplicemente più propense ad andare in bicicletta, o se andare in bicicletta effettivamente aumenti l’interesse delle persone per il bene comune. Chissà, magari uno studio di follow-up potrebbe misurare se andare in bicicletta almeno un paio di volte alla settimana cambia o meno l’interesse delle persone nei quattro criteri qui utilizzati.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il capoluogo emiliano è stato premiato dalla Commissione europea per le sue politiche per una mobilità sostenibile, come le famose zone a 30 all’ora.
In un referendum i cittadini hanno scelto di creare 500 nuove “strade-giardino”, rendendo la capitale francese sempre più verde e a misura d’uomo.
L’auto connessa (in Italia ne circolano 18 milioni, il 45% del parco circolante) ha molti vantaggi in termini di sicurezza e innovazione. Ma a chi cediamo i dati personali e chi tutela la nostra privacy?
Il piacere di guida di un’auto sportiva non può dimenticare l’efficienza. Bmw con la serie 2 Coupé mild hybrid mostra che una “convivenza” è possibile.
Un report mostra come la grande ztl londinese in 3 anni abbia migliorato la qualità dell’aria. I benefici maggiori proprio in quelle periferie che si opponevano alla Ulez.
“Il meglio dei due mondi”, ossia i vantaggi dell’ibrido plug-in uniti a quelli dell’elettrico, questo è quanto promette Jaecoo 7 Super Hybrid. Con quali esiti? La risposta nella nostra prova.
Da elettrica minimalista a sportiva audace: Ariya Nismo è la versione più performante della crossover Nissan. Come è cambiata (e come va) nella nostra prova.
Tesla fa i conti con un crollo del 45% delle vendite in Europa, mentre il mercato dell’elettrico sale del 37%. Le possibili responsabilità di Elon Musk.
Hyundai lancia Inster, un’elettrica compatta con 4 posti e un abitacolo fra i più flessibili e geniali del mercato. Cosa offre e come va nella nostra prova.