Uno studio spiega che percorrendo 2,6 chilometri al giorno in bici, anziché con mezzi a motore, eviteremmo di emettere 700 milioni di tonnellate di CO2.
Scegliere una mobilità sostenibile ed evitare di utilizzare mezzi di trasporto che consumano combustibili fossili è fondamentale per diminuire l’impatto sia sulla salute che su ambiente e clima. Ma concretamente, quale sarebbe il vantaggio in termini di diminuzione delle emissioni di gas ad effetto serra se ci si spostasse ogni giorno, almeno in parte, in bicicletta? A rispondere è uno studio curato da un gruppo internazionale di ricercatori e pubblicato sulla rivista scientifica Communications Earth and Environment.
I trasporti responsabili di un quarto delle emissioni mondiali
L’analisi ha spiegato infatti cosa accadrebbe se tutti, a livello mondiale, utilizzassimo le due ruote per i nostri spostamenti allo stesso modo in cui lo fanno i cittadini di una delle nazioni più virtuose da questo punto di vista: i Paesi Bassi. Ebbene, si eviterebbero emissioni di CO2 per quasi 700 milioni di tonnellate all’anno. Il che significherebbe un aiuto straordinario nella lotta al riscaldamento globale e ai conseguenti cambiamenti climatici.
Oh wow, if we all cycled as much as the people in the Netherlands, we'd save almost 700 million tonnes of CO2 a year!
Il settore dei trasporti, infatti, è responsabile nel suo complesso di un quarto di tutte le emissioni di gas ad effetto serra sulla Terra, con un forte contributo (pari a circa la metà del totale) da parte delle auto. Nei prossimi decenni, inoltre, si prevede un forte aumento dell’uso di mezzi per spostarsi da parte della popolazione mondiale, il che probabilmente aumenterà le emissioni del comparto.
Dagli anni Sessanta prodotte nel mondo più bici che auto
Gli autori dello studio hanno creato il primo database mondiale sul possesso e l’uso di biciclette, che copre 60 nazioni e utilizza informazioni raccolte a partire dagli anni Sessanta. Scoprendo che nel periodo 1962-2015 il numero di bici prodotte in tutto il mondo ha superato quello delle automobili. Con la Cina che rappresenta circa i due terzi del mercato mondiale.
Ciò nonostante, nei 60 paesi studiati l’uso di tale mezzo di trasporto copre ancora una quota estremamente bassa degli spostamenti quotidiani, con una media del 5 per cento. In molti casi, infatti, la diffusione delle biciclette è legata più alle attività sportive e ludiche che ad un uso pratico.
Basterebbero 1,6 chilometri al giorno in bici per “cancellare” le emissioni della Gran Bretagna
Ma, appunto, se tutti percorressimo il numero di chilometri coperti ogni giorno dai cittadini olandesi (pari a 2,6 chilometri), potremmo aspettarci una riduzione di 686 milioni di tonnellate all’anno di biossido di carbonio. Senza considerare i benefici in termini di miglioramento della qualità dell’aria e l’impatto positivo che ne deriverebbe per la salute pubblica.
Ma anche limitandosi a ciò che fanno i danesi (1,6 chilometri al giorno) il risparmio in termini di emissioni di CO2 sarebbe di 414 milioni di tonnellate. Il che equivale, per avere un termine di paragone, alle emissioni complessive di una nazione sviluppata e ricca come la Gran Bretagna.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla Cop29 a Baku, ha ribadito il proprio approccio in materia di lotta ai cambiamenti climatici.
Durante la cerimonia di apertura della Cop29 il segretario generale delle Nazioni Unite ha lanciato un nuovo accorato appello affinché si agisca sul clima.