
Il 2024 è stato un anno difficile per l’auto e in genere per la mobilità. Notizie per la maggior parte negative. O forse no? Questa è la nostra lista di cose buone (e meno) successe quest’anno.
Google vuole più bicicletta e meno auto nella Silicon Valley, per questo ha creato il Google bike vision plan: un piano programmatico con l’obiettivo ambizioso di raddoppiare il numero di spostamenti in bicicletta dei suoi dipendenti, già a un discreto dieci per cento del totale (che diventa il venti considerando coloro che vivono entro 15
Google vuole più bicicletta e meno auto nella Silicon Valley, per questo ha creato il Google bike vision plan: un piano programmatico con l’obiettivo ambizioso di raddoppiare il numero di spostamenti in bicicletta dei suoi dipendenti, già a un discreto dieci per cento del totale (che diventa il venti considerando coloro che vivono entro 15 km).
La Contea del Nord di Santa Clara ospita molte aziende tecnologiche, una zona che però favorisce il trasporto automobilistico (spesso con il solo guidatore nell’abitacolo) a discapito di altri mezzi di trasporto. Già l’impegno su questo fronte si è concretizzato nel mettere a disposizione dei bus aziendali che permettono alla maggioranza dei lavoratori di non fare pendolarismo usando l’automobile. Come ha scritto la stessa Google, però, “Possiamo fare di meglio” in riferimento alla mobilità sostenibile.
Ecco perché al momento Big G ha già introdotto:
Google bike vision plan identifica quattro tipi di utenti della bicicletta: coloro che usano la bici senza paura perché allenati a tutte le condizioni, gli entusiasti che sono sicuri di sé ma se possono cercano tragitti meno stressanti, gli interessati ma timorosi che sono la maggioranza assoluta, i disinteressati o coloro che al momento non intendono usare la bici.
Ecco i punti chiave che Google riassume come obiettivi del suo piano di mobilità ciclabile:
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