Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
Cos’è la biodiversità alimentare e perché è a rischio
Cos’è la biodiversità alimentare e perché sta sparendo. Le specie animali e vegetali sono in pericolo, così come il futuro dell’uomo e dell’ambiente.
Cosa si intende per biodiversità alimentare
Per diversità biologica o biodiversità si intende l’insieme di caratteristiche diverse proprie degli organismi viventi di ogni origine; la biodiversità cioè rappresenta il patrimonio genetico dell’ecosistema terra. Le risorse genetiche costituiscono la base biologica per l’agricoltura e l’allevamento e in pratica per il sostentamento presente e futuro dell’uomo; è in questo caso che si parla di biodiversità alimentare.
La biodiversità alimentare è a rischio
Purtroppo oggi questo patrimonio genetico, questa diversità di forme di vita è sempre più minacciata e rischia di assottigliarsi sempre più con conseguenze imprevedibili per l’intera umanità. Attualmente le varietà coltivate si riducono a poche decine di ibridi e incroci, creati per venire incontro alle necessità dell’agricoltura intensiva per la quale sono molto importanti il risultato quantitativo e la regolarità della produzione.
L’agricoltura intensiva su larga scala ha soppiantato la coltivazione delle sementi “antiche”, sostituendole con gli ibridi “moderni” più adatti per sopportare i trattamenti chimici e gli standard della produzione su larga scala (monocoltura, meccanizzazione, raccolta prematura e così via). Purtroppo negli ultimi 50 anni, secondo le ultime stime, sono scomparse dal pianeta circa 300.000 varietà vegetali. Questo processo si è intensificato negli ultimi anni e si pensa, a ragion veduta, che circa un quinto delle specie vegetali ed animali non sopravviverà a lungo.
La riduzione della biodiversità alimentare è un danno per tutti
Del resto, l’uso massiccio della chimica in agricoltura ha dimostrato di presentare diversi svantaggi: il numero delle malattie parassitarie dovute a virus, batteri e funghi è costantemente aumentato; inoltre, con l’introduzione di varietà seminative estranee a quelle locali, una certa quantità di virus e batteri è passata da un continente all’altro portando gravi squilibri agli ecosistemi agricoli.
La progressiva erosione genetica (graduale scomparsa delle specie animali e vegetali) potrebbe provocare danni incalcolabili all’ambiente e all’uomo, in quanto una volta ridotto drasticamente il patrimonio genetico, verrebbero a mancare quelle capacità naturali e spontanee di trasformazione e adattamento evolutivo alle diverse condizioni presenti e future del pianeta.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il governo è al lavoro sul decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che prevede limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che fa discutere.
La Giornata mondiale dell’alimentazione 2024 punta a sensibilizzare sul tema del diritto al cibo che non è ancora garantito a tutti, nonostante si sprechino grandi risorse per produrlo.
La vitamina D si classifica come tale pur agendo come un ormone. È essenziale per il nostro organismo, ma è facile esserne carenti.
I crostoni di funghi, taleggio di capra e patate al timo sono una ricetta sfiziosa e molto gustosa, adatta a una tavolata tra amici golosi.
La ricerca del Food forum packaging rivela quanti e quali sono i potenziali cancerogeni mammari che contaminano il cibo.
L’epigenetica promuove il benessere psicofisico attraverso una biodiversità di alimenti sani e di sentimenti positivi. I consigli degli esperti durante il primo incontro di Food Forward.
L’Europarlamento ha respinto due decisioni della Commissione europea sulla tolleranza dei residui di pesticidi negli alimenti importati.
Una ricercatrice analizza in un articolo come scegliere i vegetali al posto della carne riduca maggiormente l’impatto ambientale della dieta, indipendentemente dalla provenienza.