La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
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Grazie al progetto di E.ON Italia, nel bosco lombardo i visitatori potranno scoprire la bellezza e l’importanza degli ecosistemi locali.
Il bosco come laboratorio di biodiversità. Non solo un polmone verde capace di restituire importanti benefici ecologici e ambientali, ma anche un luogo dove poter andare alla scoperta della ricchezza e delle opportunità offerte dagli ecosistemi locali. Un modo per conoscere, attraverso diverse tappe, quanto sia prezioso tutelare e conservare un simile patrimonio.
È questo l’obiettivo del progetto Biodiversity Lab, che ha preso vita all’interno del bosco di Giussano – in provincia di Monza e della Brianza – su iniziativa dell’impresa sociale Rete Clima e del player internazionale dell’energia E.ON Italia. All’interno di quest’area verde è stato realizzato un percorso per guidare i visitatori alla scoperta di soluzioni innovative per la tutela della biodiversità arborea, arbustiva ed animale. Il bosco di Giussano rappresenta una tipica formazione forestale della Pianura Padana: riqualificato e donato ai cittadini oltre 10 anni fa, è stato concepito come un bosco urbano resiliente per migliorare il territorio dal punto di vista paesaggistico, idrogeologico, microclimatico e faunistico.
Fondamentale, inoltre, è il suo apporto per migliorare la qualità dell’aria: il bosco riesce infatti a catturare e stoccare la CO2 presente nell’atmosfera sotto forma di biomassa. “Siamo pionieri nell’ambito della transizione ecologica – ha spiegato Luca Conti, Ceo di E.ON Italia – e la sostenibilità rappresenta un elemento assolutamente centrale all’interno della nostra strategia. Siamo impegnati a creare un futuro in cui l’energia sia accessibile a tutti e totalmente green. Per questo, proponiamo modelli di energia sostenibile, basati sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, e intendiamo affiancare cittadini, imprese e istituzioni nel percorso verso la transizione energetica ed un nuovo concetto di energia sostenibile e decentralizzata”.
Il progetto Biodiversity Lab si inserisce nel quadro dell’iniziativa Boschi E.ON, tesa a promuovere la riforestazione di alberi nel nostro paese: dopo aver insistito in una prima fase sui parchi e le riserve naturali, oggi il progetto mira principalmente alla riqualificazione urbana di città e aree densamente popolate. Dal 2011 l’iniziativa ha contribuito in maniera concreta alla riforestazione di aree naturali, parchi nazionali e regionali su tutto il territorio italiano, consentendo la piantagione di 118mila alberi e riducendo le emissioni di CO2 di circa 80mila tonnellate.
Come evidenziato da Daniela Leotta, Chief Digital & Innovation Officer di E.ON Italia, “il nostro impegno per la salvaguardia del pianeta non si esaurisce con la strategia di business, ma ci coinvolge anche internamente come azienda. Abbiamo infatti sistematizzato la nostra strategia Esg con dieci obiettivi concreti e misurabili, all’interno della quale si inserisce anche il progetto Boschi E.ON, con il quale contribuiamo a tutelare la biodiversità del nostro territorio e proteggere l’ambiente, ripristinando la natura che ci circonda e le specie animali e vegetali che la popolano”.
Oltre ai programmi che puntano all’obiettivo della decarbonizzazione, per un’efficace strategia a tutela dell’ambiente assume un valore crescente anche il tema della biodiversità, per riequilibrare gli ecosistemi danneggiati negli anni dalle attività antropiche: proprio in questa direzione va il progetto del Biodiversity Lab nel bosco di Giussano. In occasione dell’inaugurazione E.ON ha piantato una piccola bioforest di 200 alberi, arricchendo ulteriormente questo polmone verde. Note anche come micro-foreste urbane, le bioforest sono piccoli ecosistemi forestali creati in aree urbane o periurbane che hanno l’obiettivo di migliorare l’ambiente cittadino e offrire vantaggi sia ecologici che sociali, promuovendo il benessere psicologico grazie al contatto con la natura.
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