Bioedilizia. Il mattone in terra cruda

Grazie alle sue caratteristiche ecologiche la terra viene utilizzata sempre di più come materiale di bioedilizia.

Diverse sono le caratteristiche che rendono questo materiale molto
usato in bioedilizia. Per esempio la sua buona traspirabilità consente di
realizzare muri privi di condense. Ha la capacità di
regolare l’umidità dell’aria, quando essa è troppo
secca o troppo umida. Sono assenti inquinanti “indoor”, rendendola
pertanto adatta a realizzare ambienti salubri.
Notevole è anche la sua inerzia termica, cioè la
capacità di accumulo del calore e l’alto coefficiente di
isolamento termico. Una qualità che consente di risparmiare
sui costi di gestione di riscaldamento.

Inoltre tale materiale è reperibile sul posto, ovunque si
costruisca; non subisce alterazioni della sua composizione chimica
naturale; non emette agenti tossici, conserva in ogni fase di
utilizzo e trasformazione le sue caratteristiche ecologiche; la si
può riciclare anche come suolo agricolo. L’insieme di tutti
questi requisiti contribuisce a qualificare oggi la terra come
materiale principe della bioarchitettura.

I metodi di costruzione in terra cruda variano secondo la posizione
geografica, le caratteristiche dei terreni e quelle dell’edificio.
Si possono realizzare muri che abbiano capacità portanti,
pareti divisorie o muri esterni ad alto grado di isolamento
termico.
In tutti i casi la vasta gamma di tecniche di messa in opera
utilizza un impasto fatto di ghiaia, sabbia, limo ed argilla in
percentuali variabili. La consistenza di tale impasto varia dallo
stato plastico a quello liquido, oppure la terra può essere
solo un po’ umida.

Le tecniche di costruzione più diffuse sono le seguenti:

  • la terra battuta, detta anche pisè, da un termine
    francese che indica la tecnica con la quale i muri vengono
    realizzati compattando la terra all’interno di un cassero;
  • i mattoni di terra mescolata a paglia ed essicati al sole,
    detti adobe;
  • l’impasto di terra alleggerita (con argilla espansa, paglia,
    scaglie di legno);
  • i blocchi grezzi di impasto modellati con le mani
    (massone);
  • i blocchi compressi che utilizzano terra
    setacciata.

Silvano Piras
Architetto

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