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Biotestamento e Dat: quali sono le differenze

Due termini correlati che esprimono concetti leggermente diversi. Abbiamo chiesto aiuto a Vidas per capire.

La legge 219/2017 rappresenta una pietra miliare nella storia dei diritti sul fine vita in Italia. Grazie a questo provvedimento, ogni persona ha il diritto di esprimere le proprie volontà riguardo ai trattamenti sanitari in caso di malattia grave o di incapacità di comunicare. Tuttavia, quando si parla di biotestamento e di Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), spesso si genera confusione. C’è differenza tra i due termini?

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Quali sono le differenze tra Biotestamento e Dat? © Roberto Morelli/Vidas

Differenze e connessioni

Il termine “testamento biologico” (o biotestamento) e l’acronimo “Dat”, che sta per “Disposizioni anticipate di trattamento”, sono correlati e sovrapponibili. Ma mentre “biotestamento” viene utilizzato per rappresentare il concetto più ampio del diritto all’autodeterminazione, le Dat sono lo strumento concreto che permette di esercitare questo diritto nel contesto legislativo italiano.

Infatti, nella legislazione italiana, per distinguere il testamento biologico dall’atto testamentario tradizionale si è preferito utilizzare l’espressione “disposizioni anticipate di trattamento” per un più chiaro riferimento all’ambito medico.

Le Dat: lo strumento previsto dalla legge

Le Dat sono lo strumento pratico e formale attraverso il quale il biotestamento prende forma giuridica in Italia. La legge 219/2017 ne regola i dettagli: ogni persona maggiorenne e capace di intendere e volere può redigere le proprie Dat, indicando quali trattamenti sanitari accetta o rifiuta, in previsione di una futura incapacità di autodeterminarsi. Possono essere redatte in forma scritta, tramite un atto pubblico o una scrittura privata, e devono essere depositate presso l’ufficio dello stato civile del proprio Comune di residenza.

Cosa includere nelle Dat

Nelle Disposizioni anticipate di trattamento si possono specificare diversi aspetti, tra cui:

  • L‘accettazione o il rifiuto di trattamenti come rianimazione cardiopolmonare, ventilazione meccanica o alimentazione artificiale.
  • Le preferenze riguardo alla terapia del dolore e alle cure palliative.
  • L’indicazione di un fiduciario, una persona di fiducia che avrà il compito di garantire che le volontà espresse siano rispettate.

Perché è importante informarsi

Redigere le proprie Dat è un atto di responsabilità verso se stessi e verso i propri cari. È un modo per garantire che le proprie scelte siano rispettate anche in situazioni di estrema fragilità, offrendo serenità e chiarezza a chi sarà chiamato a prendere decisioni difficili. Conoscere la differenza tra biotestamento e Dat è il primo passo per comprendere l’importanza di pianificare in anticipo.

Per chi vorrebbe redigere un testamento biologico ma non sa come farlo, vorrebbe capire meglio cosa comporta, o ha tanti dubbi per la testa, Vidas ha predisposto uno sportello dedicato – con la consulenza gratuita, online o in presenza, di un medico e di uno psicologo – di supporto nella creazione delle proprie Dat, rendendo questo delicato iter più accessibile e comprensibile.

Dalla sua nascita nel novembre 2019, oltre 500 persone tra i 19 e i 93 anni in tutta Italia hanno scritto le proprie Dat con Vidas.

Per fissare un appuntamento si prega di scrivere a [email protected] o chiamare lo 02 725 111

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