L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Se anche la birra diventa eco
Come si produce una birra green? Ecco la ricetta di Heineken Italia, tra riduzione delle risorse idriche, utilizzo di materie prime di qualità e spillatura ecologica.
Meno acqua, meno energia, distribuzione intelligente,
raffreddamento e spillatura ecologica. Ecco come uno dei più
grandi produttori di birra al mondo realizza un prodotto
sostenibile.
Presente in più di 70 Paesi nel mondo con 165
stabilimenti e 85.000 dipendenti, il Gruppo Heineken opera nel nostro
Paese con 4 birrifici. Con più di 2000 dipendenti, è il
primo produttore di birra in Italia, con oltre 5 milioni di
ettolitri di birra con una quota di mercato nazionale superiore al
30%.
Numeri importanti ai quali deve necessariamente corrispondere
un’attenta politica nella riduzione dell’impronta ecologica
aziendale, per poter rispondere agli standard internazionali oggi
richiesti dal mercato.
Grazie al programma “Brewing a Better Future”, la
multinazionale della birra ha individuato alcune aree dove poter
migliorare il processo produttivo. Si va dalle materie prime
utilizzate, alle risorse idriche impiegate nella produzione.
Dall’imballaggio, al trasporto del prodotto, fino alla
distribuizione finale, quella nel bicchiere.
2013
I risultati pubblicati nel Rapporto di Sostenibilità
parlano chiaro. L’acqua è stata ridotta a 5,7
ettolitri per ettolitro di birra prodotta (-14,7% rispetto all’anno
precedente). L’energia elettrica degli stabilimenti proviene in
parte da fotovoltaico: sui tetti dei birrifici di Comun Nuovo, a
Bergamo e Massafra, in provincia di Taranto, sono stati installati
un totale di 8.136 pannelli solari, più o meno la superficie
di 4 campi da calcio.
Per quanto riguarda i trasporti, l’azienda ha preferito la rotaia:
nel 2012 i viaggi su treno sono stati il 30,7% del totale dei
trasporti, rispetto al 13,81% del 2011.
Birra alla spina green. Come ridurre ulteriormente
i consumi? La risposta viene da “David Green”, ovvero un sistema di
spillatura per locali in grado di consumare il 35% di energia in
meno. “Abbiamo creato un sistema che grazie ad una centarlina
elettronica e un gas ecologico (lo stesso utilizzato nei
climatizzatori delle auto, ndr.), è in grado di consumare meno
energia possibile”, spiega Luciano Ferrari, responsabile del
servizio tecnico di Heineken Italia.
“Questo sistema taglia i consumi, mantenendo sempre la temperatura
ideale perché la birra sia servita fredda, facendo risparmiare
il cliente nella bolletta energetica e mantenendo inalterate le
caratteristiche del prodotto”.
Un modo per coinvolgere anche i propri clienti, parlando loro di
efficienza energetica e riduzione dei consumi.
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