Le persone sono centrali per il successo e la sostenibilità di imprese e startup. Praticare il linguaggio dei bisogni permette di creare gruppi di lavoro generativi e performanti.
Oggi il valore di lavorare in teamè compreso e perseguito da organizzazioni di ogni industry e dimensione, dalle startup alle imprese più strutturate. Trascurato sino a pochi anni fa a vantaggio di un’organizzazione gerarchica, ormai è diventato un tema caldo in termini di organizzazione aziendale e leadership. Si esprime sempre più la necessità di accompagnare le persone per permettere loro di dare il meglio all’interno del gruppo di lavoro, un interesse diventato primario in questi mesi di pandemia in cui si è toccato con mano il valore del lavoro insieme: obiettivi condivisi, modelli co-costruiti, relazioni di fiducia e collaborazione. Non è più in discussione il concetto per cui fare le cose insieme significhi farle meglio.
Il team è un insieme di individui, si nutre della loro energia e ottiene le performance migliori se c’è allineamento tra di loro. In altri termini, ottiene il meglio se i suoi componenti vivono il loro agire comune con autenticità e motivazione. Descritta così sembra una ricetta semplice, quasi banale. Chi ha provato a condividere risultati e processi, tuttavia, sa esattamente quali sono le difficoltà che spesso si presentano. Tutti noi portiamo all’interno del sistema team i nostri valori e i nostri bisogni che si incontrano con quelli degli altri, creando azioni e reazioni che hanno bisogno di conoscersi, comprendersi, allinearsi.
"… in order to inspire people to follow you, sharing personal stories with vulnerability, humor, and humility allows audiences to see you as human and thus be inspired by you."
Un ruolo essenziale di questo passaggio è proprio legato ai bisogni dei singoli e ai bisogni del team. Ogni comportamento umano è volto alla soddisfazione di uno o più bisogni. Questi ultimi sono universali e comuni a ciascun individuo, senza alcuna differenza di genere, nazionalità, età o religione. Comprendere il linguaggio dei bisogni e fare chiarezza sulle modalità attraverso cui li soddisfiamo ci aiuta a costruire relazioni in cui le aspettative siano congruenti con le risorse.
La spinta che scatena le emozioni
I bisogni ci accompagnano in ogni momento della nostra esistenza, muovono le emozioni che proviamo come individui e la nostra motivazione nel raggiungere un risultato. Quello che ci spinge a soddisfare di volta in volta i bisogni che avvertiamo è un moto spontaneo, un motore sempre acceso. Fin dalla nascita, la soddisfazione dei nostri bisogni fisiologici ci permette di sopravvivere e crescere. Nel nostro percorso di evoluzione come individui, a questi bisogni primari si aggiungono i bisogni di sicurezza, di socialità, di stima, di riconoscimento fino ad arrivare quelli più complessi come il bisogno di autorealizzazione. Di solito vengono rappresentati come una piramide, seguendo lo schema proposto dallo studioso Abraham Maslow.
I bisogni di tutti alimentano la collaborazione autentica
Tutti i componenti del team portano quindi spontaneamente i propri bisogni all’interno del sistema e tendono a soddisfarli per raggiungere la loro piena potenzialità e soddisfazione. È evidente che ogni persona può avere bisogni – e di conseguenza emozioni – differenti. Per questo è essenziale che ciascuno impari a parlare il linguaggio dei bisogni, esprimendo chiaramente i propri e accogliendo quelli dei colleghi. Questo genera la vera collaborazione, aumenta la motivazione collettiva e orienta tutti verso la soddisfazione e la produttività. È un viaggio di consapevolezza e autenticità che accresce il benessere comune e aiuta l’organizzazione ad affrontare al meglio le sfide che la attendono.
Questa è una delle tematiche che Elga Corricelli affronta durante gli appuntamenti di People, l’innovativo percorso di supporto e potenziamento dei talenti e dei team offerto da LifeGate Way alle startup “naturalmente sostenibili” che fanno parte del suo roster.