Bologna, all’asilo con il cane

Boris, esemplare di golden retirver, è il protagonista di un innovativo progetto di pet education in una struttura pubblica.

A Bologna i bambini difficilmente faranno i capricci per andare all’asilo, lì infatti potranno trovare un compagno davvero speciale, Boris. Boris è un esemplare di golden retriver, protagonista di un innovato progetto di pet-education nell’asilo bolognese Graziella Fava. L’iniziativa, una delle prime in Italia in una struttura pubblica per bambini così piccoli, ha avuto inizio lo scorso 26 aprile ed è nata da una proposta del comitato di gestione dell’asilo che ha partecipato al bando “Qualifichiamo insieme la nostra scuola”.

 

Il cane Boris
Boris, cane utilizzato per un progetto di per therapy nell’asilo bolognese Graziella Fava Foto: Repubblica

 

Il bando, rivolto ad istituti con nuove idee educative, ha messo a disposizione del nido mille euro che sono stati impiegati per portare in classe, con il consenso dei genitori dei bambini, Boris e la sua addestratrice Vanessa De Angelis, operatrice socio sanitaria. “Da due anni siamo impegnati nell’educazione all’aperto dei bambini, mancava il rapporto con un animale“, ha affermato la pedagogista Sara Di Fabrizio.

 

Ad interagire con Boris saranno quaranta bambini tra i due e i tre anni, suddivisi in gruppi da tre per vivere nel modo migliore l’esperienza (e per non stressare l’animale). Sono previsti sei incontri della durata di un’ora, durante i quali i bimbi, attraverso un percorso graduale, potranno accarezzare Boris, giocare con lui, spazzolarlo e imparare a relazionarsi con un animale.

 

Bambina con il suo cane
Il contatto con un cane può aiutare i bambini ad aumentare l’autostima e imparare a prendersi cura di qualcuno

 

Questo aspetto può avere un valore fondamentale, la nostra società ha infatti perduto il contatto con la natura e con le altre specie animali che un tempo la permeava. “È fondamentale portare nelle scuole dei progetti didattici che abbiano come obiettivo lo sviluppo di conoscenze reali e concrete sugli animali. L’essere umano è sempre stato in rapporto con le altre specie e da questo rapporto ha costruito i suoi predicati più importanti. Abbandonare questa fonte è l’errore più grossolano che la pedagogia possa fare”, ha scritto Roberto Marchesini, considerato uno dei massimi esponenti mondiali della zooantropologia, nel libro Il bambino e l’animale.

 

Asilo Graziella Fava
L’asilo nido Graziella Fava nel quartiere Reno a Bologna

 

“Questa non è pet-therapy, piuttosto educazione con gli animali ed è educazione all’affettività e alle emozioni – ha spiegato Sara Di Fabrizio – visto che a questa età i bambini si identificano con gli animali. Il rapporto con Boris serve ai più timidi a crescere in sicurezza ed autostima e ai più agitati ad imparare una dimensione di ascolto: come si accarezza un cane, come attendersi le sue reazioni, come prendersene cura”.

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