
L’auto connessa (in Italia ne circolano 18 milioni, il 45% del parco circolante) ha molti vantaggi in termini di sicurezza e innovazione. Ma a chi cediamo i dati personali e chi tutela la nostra privacy?
Partito lo scorso anno, LIFEalps ha mosso un altro passo con la consegna, da parte di Toyota Motor Italia, di tre Mirai alimentate a idrogeno.
Un piano di otto anni per trasformare l’Alto Adige in una regione modello per la mobilità a zero emissioni. Partito all’inizio del 2019, LIFEalps – finanziato dal programma LIFE dell’Unione europea e cofinanziato dalla Provincia autonoma di Bolzano – ha mosso un altro passo con la consegna, da parte di Toyota Motor Italia, di tre Mirai alimentate a idrogeno ai partner del progetto.
Creazione di una rete infrastrutturale di base, introduzione di flotte pilota e offerta di servizi a zero emissioni in vari settori, sono i tre pilastri su cui si fonda la strategia, basata sul piano clima Alto Adige 2050 il cui obiettivo è la riduzione delle emissioni di CO2 in vari settori; inizialmente quello della mobilità era stato quasi del tutto escluso, ma il rapido sviluppo delle tecnologie e i positivi riscontri dei primi test lo hanno trasformato in uno snodo centrale.
In questo contesto si è inserito il progetto LIFEalps – Zero emission services for a decarbonised alpine economy – guidato da Sasa, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale a Bolzano e Merano; partner di tutto il Sud Tirolo hanno unito le forze per ampliare la rete infrastrutturale per una mobilità a zero emissioni, per portare flotte pilota sulle strade e per sviluppare servizi – dai taxi alle navette, fino al trasporto delle merci – rispettosi dell’ambiente. Entro il 2024 è prevista l’attivazione di cinque distributori di idrogeno per veicoli e autobus, e i promotori del progetto sono convinti che l’avvio di flotte pilota elettrificate possa rappresentare un volano per l’introduzione di servizi a zero emissioni in diversi altri settori, a partire da quello turistico.
In questo contesto si è inserito il Gruppo Toyota, per contribuire in maniera concreta ad una più veloce diffusione della mobilità green. “Siamo particolarmente lieti di poter dare il nostro contributo al progetto LIFEalps con le prime tre Mirai”, ha spiegato nel corso della cerimonia di consegna presso il centro idrogeno di Bolzano Andrea Saccone, communication & external affairs general manager di Toyota Motor Italia. La casa automobilistica, ha evidenziato, crede fortemente nelle potenzialità nell’idrogeno “per accelerare una decarbonizzazione della nostra società, favorire un maggior utilizzo delle fonti di energia rinnovabile e una mobilità più pulita. Siamo convinti che automobili fuel cell alimentate a idrogeno avranno un ruolo sempre più importante e complementare con le altre soluzioni elettrificate del gruppo Toyota (full hybrid, plug-in ed elettrico a batteria) per garantire la miglior mobilità per tutti”.
La Toyota Mirai è stata lanciata sul mercato cinque anni fa: è una vettura a trazione elettrica, dove l’elettricità è generata a bordo utilizzando l’idrogeno, e la cui unica emissione è l’acqua; un’auto che si rifornisce in tre minuti, ha un’autonomia di circa 500 chilometri e conta oltre 10mila vendite a livello mondiale. La casa giapponese aveva aperto la strada dell’elettrificazione già nel 1997 con la Prius, il primo modello ibrido elettrico che ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel settore automotive.
Per il vicepresidente e assessore alla mobilità della Provincia autonoma di Bolzano, Daniel Alfreider, “la consegna delle tre Mirai è un ulteriore passo verso il nostro obiettivo, ovvero di fare della Provincia una regione modello per la mobilità a zero emissioni. Mettere macchine innovative che non generano alcun inquinamento acustico ed atmosferico in strada funge da segnale ai cittadini: la mobilità sostenibile esiste e sta arrivando. Noi come giunta provinciale ci crediamo e stiamo gettando le basi, tramite un piano master per l’idrogeno, per un futuro a zero emissioni”.
Un’azione decisa in un settore come quello della mobilità, che permetterà di ridurre le emissioni di CO2 e di contrastare l’inquinamento atmosferico ed acustico, non solo in ottica di mitigazione del cambiamento climatico ma anche di tutela della salute dei cittadini. “Quando si vogliono realizzare dei progetti così ambiziosi come LIFEalps – è il pensiero di Dieter Theiner, presidente dell’Istituto per innovazioni tecnologiche – è importante avere al proprio fianco partner affidabili con cui si condividono un modo di cooperare aperto e costruttivo e anche gli stessi obiettivi e ideali”.
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