La finanza ha la fondamentale responsabilità di traghettare i capitali verso la transizione energetica. Se ne è discusso al Salone del Risparmio 2022.
Anche Bono degli U2 diventa ambasciatore della finanza responsabile
Gli investimenti sostenibili guadagnano terreno, macinano cifre sempre più grandi e conquistano un testimonial d’eccezione: Bono, il leader degli U2.
La banca svizzera Ubs, fa sapere Reuters, ha rastrellato 325 milioni di dollari per uno dei suoi fondi. La notizia di per sé non avrebbe nulla di particolarmente eclatante, se non fosse per due particolari. Il primo: si tratta di un fondo di private equity specializzato nell’impact investing. Il secondo è che, tra i suoi “padri” eccellenti, c’è anche una celebrità già nota per il suo impegno nella filantropia: il leader degli U2, Bono.
Miliardi di dollari per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile
Con i suoi 2 miliardi di dollari in totale, il Rise Fund è una briciola rispetto agli investimenti del colosso bancario svizzero, che complessivamente valgono più di mille volte tanto. Ma si tratta di un segnale incoraggiante perché testimonia l’attenzione sempre più forte e diffusa nei confronti di una finanza diversa. Una finanza che persegue il profitto, perché è nella sua natura, ma al tempo stesso vuole ottenere un impatto positivo, concreto e misurabile, sul pianeta e sulle persone. La sensibilità si sta diffondendo a tal punto, soprattutto tra i millennials, che banche e società finanziarie si stanno attrezzando per offrire ai loro clienti una gamma sempre più vasta di prodotti di questo tipo. E da qualche mese il primo fondo a impatto è sbarcato anche nella Borsa italiana.
Gli investitori promuovono l’impact investing
Questa fiducia nell’impact investing, che è la frontiera più avanzata nel mondo della finanza sostenibile, sembra ben riposta. Almeno, questo è ciò che emerge dall’ultimo report del Global Impact Investing Network, che ha interpellato 209 investitori (banche, fondi, compagnie assicurative e così via) i cui portafogli “a impatto” valgono, in tutto, 114 miliardi di dollari. Il 98 per cento degli intervistati afferma che questi investimenti hanno raggiunto o superato le aspettative in termini di impatto sociale e ambientale. Il 91 per cento dice lo stesso per quanto riguarda le performance finanziarie.
Bono, una storia da attivista
Non stupisce dunque che questo settore abbia attirato l’attenzione di Bono. Il frontman degli U2, reduci proprio in questi giorni dalle due date romane del loro tour, è noto per il suo impegno sociale fin dagli anni Novanta, quando è stato uno dei volti della campagna per la cancellazione del debito dei paesi del terzo mondo. Bono è tra i fondatori di One, un’organizzazione internazionale che conduce campagne di educazione e sensibilizzazione sui temi della povertà estrema, della fame e dell’Aids, soprattutto in Africa. One coinvolge circe otto milioni di persone in tutto il mondo.
Foto in apertura: Mark Sagliocco/Getty Images
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