Forte di due certificazioni sulla gestione ambientale dell’evento e con il 67% di raccolta differenziata in media (e l’intero ultimo trimestre al 70%), siamo in testa alla classifica dei grandi eventi più attenti all’ambiente. L’esposizione universale di Milano ha fatto meglio dei Giochi Olimpici di Londra 2012, che hanno registrato il 62% di differenziata e una
Nasce una nuova certificazione per lo zucchero di canna sostenibile: Bonsucro
Con la prima certificazione che si occupa di attestare la sostenibilità di tutta la filiera, è possibile ridurre gli impatti della coltivazione della canna da zucchero.
Usata nell’industria alimentare, nella produzione di biocarburanti e bioplastiche, la canna da zucchero è spesso additata come una delle principali cause di deforestazione nelle aree tropicali dove viene coltivata.
Come riporta il Wwf: “La canna da zucchero ha un impatto significativo su molte regioni ecologicamente sensibili, come il Delta del Mekong e la Foresta Atlantica e sulla loro biodiversità. Nell’arco degli ultimi anni, la deforestazione ha raggiunto ritmi elevatissimi coinvolgendo tra le altre, tutta l’area del Grande Mekong. Se il ritmo del disboscamento non diminuirà, entro il 2030 potrebbe andare perduto fino al 34% del patrimonio forestale esistente nella regione con effetti devastanti sulla biodiversità”.
Per questo, anche su indicazione e volontà dell’associazione ambientalista, è nata da pochi anni la certificazione Bonsucro, con il preciso obiettivo di ridurre l’impatto sociale e ambientale della produzione della canna da zucchero, stabilendo norme internazionali per certificarne la produzione sostenibile. Ad oggi vede la partecipazione di più di 200 membri provenienti da 27 Paesi.
I numeri però sono ancora bassi. Infatti poco più del 3 per cento di tutta la produzione mondiale è certificata (circa 4 milioni di tonnellate), segno che la strada è ancora tutta in salita. Ma i grandi produttori come i grandi utilizzatori di zucchero di canna stanno lavorando per aggiudicarsi i rigidi criteri della Bonsucro.
Gli standard qualitativi fanno parte anche dei parametri europei sulla sostenibilità dei biocarburanti europei, in particolar modo quelli provenienti dal Brasile. Infatti come dichiarò il Commissario europeo per l’energia Günther Oettinger nel 2011: “Dobbiamo garantire la sostenibilità dell’intera catena di produzione e di approvvigionamento dei biocarburanti. Per questo motivo abbiamo stabilito standard di sostenibilità senza eguali. I sistemi di certificazione riconosciuti a livello di Ue fanno in modo che tali standard siano raggiunti grazie a metodi di gestione esemplari in termini di trasparenza ed affidabilità.”
Immagine di copertina via chaptermediadevelopment.com
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