Un’escursionista ha scoperto per caso un sito fossile risalente al Permiano, venuto alla luce a causa dello scioglimento di un ghiacciaio.
Il bosco di Asiago ottiene la certificazione forestale, per una gestione responsabile
Grazie alla certificazione Fsc il bosco di Asiago è ufficialmente gestito e salvaguardato in modo corretto e responsabile: sostenibile.
Il bosco di Asiago, con i suoi seimila ettari di estensione costellati da una grande varietà di flora e fauna, è una distesa di verde che sembra unire il cielo e la terra dall’alto della sua privilegiata posizione sull’altopiano di Asiago. Ora questo straordinario ecosistema, situato in provincia di Vicenza, al confine con il Trentino Alto Adige, è più protetto, ha infatti ottenuto la certificazione del Forest Stewardship Council (Fsc), organizzazione che ha creato un sistema di certificazione forestale che premia i prodotti che impiegano legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile.
I due saggi dell’Altopiano
Il bosco di Asiago ha ottenuto la certificazione Fsc anche grazie a due noti frequentatori di queste foreste, cantori della salvaguardia del prezioso patrimonio ambientale, soprannominati i “due grandi saggi dell’Altopiano”. Parliamo di Mario Rigoni Stern, scrittore nativo di Asiago, e del regista Ermanno Olmi, che sull’altopiano di Asiago si è trasferito per vivere in pace e a contatto con la natura.
Il secondo bosco veneto certificato
Il bosco di Asiago è la seconda foresta veneta a guadagnarsi la certificazione di gestione forestale responsabile e segue quella ottenuta dai boschi gestiti dall’Associazione forestale di Pianura, che comprendono le pinete di Eraclea Mare e Porto Santa Margherita e i boschi di Bandiziol e Prassaccon, la foresta planiziale più estesa del Veneto, con una superficie di quasi centoventi ettari.
Gestione responsabile della foresta
Per gli abitanti del luogo la foresta è una risorsa fondamentale che fornisce legname da lavoro e per uso domestico, cibo e riparo per la grande varietà di specie animali che la popolano durante tutte le stagioni dell’anno. Per questo una gestione responsabile delle aree boschive, in continuità con la tradizione di uso attivo e responsabile della foresta, garantita dalla certificazione di gestione forestale Fsc, è fondamentale per preservare questo inestimabile capitale naturale, sociale ed economico.
Il legame tra uomo e bosco
“È un primo passo per il Veneto e un enorme contributo alla cultura di gestione responsabile delle foreste nel nostro Paese – ha commentato Diego Florian, direttore di Fsc Italia. – Grazie alla certificazione dei boschi del comune di Asiago, da oggi un territorio già ricco di storia potrà contribuire attivamente alla salvaguardia del proprio patrimonio boschivo, attraverso una gestione rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile. La certificazione corona un rapporto tra uomo e bosco che esiste da secoli: un legame che traspare dalle pagine di molti racconti di Mario Rigoni Stern ed è tutt’oggi visibile”.
Italia leader nella certificazione forestale
Un terzo del territorio italiano è oggi coperto da boschi che negli ultimi decenni, complice lo spopolamento delle aree pedemontane, hanno registrato una costante espansione. Il nostro paese mantiene il quinto posto al mondo e il terzo in Europa per numero di certificazioni Catena di Custodia, strumento che garantisce la rintracciabilità dei materiali provenienti da foreste certificate Fsc. In Italia la superficie forestale certificata Fsc corrisponde a circa 52.245 ettari, con ricadute positive sull’economia e l’occupazione.
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