Le bottiglie di plastica, si sa, rappresentano un grandissimo problema dal punto di vista sia ambientale che climatico. Nel primo caso perché, nonostante gli sforzi degli ultimi decenni, moltissime non vengono riciclate e neppure gettate nella spazzatura indifferenziata nel mondo. Al contrario, vengono abbandonate ovunque, anche in zone a rischio e nei mari di tutto il mondo. Arrivando così a contaminare la fauna e perfino ad entrare nella catena alimentare, finendo nei nostri piatti sotto forma di microplastica. Per questo un deputato francese, Pierre Cazeneuve, ha deciso di depositare una proposta di legge per vietare almeno la porzione “più assurda” del problema. Ovvero le bottiglie di plastica di dimensioni inferiori ai 50 centilitri.
17cl, 20cl, 25cl, 33cl : encore en 2024, des dizaines de millions de micro-formats de bouteilles plastiques sont produites en France chaque année, une véritable absurdité écologique.
Il deputato francese Cazeneuve: “Assurdo esistano bottiglie da 17 centilitri”
Benché infatti, quando si parla di acqua o altri tipi di bibite in confezioni usa e getta, si pensi spesso ai cartoni da sei bottiglie da un litro o mezzo, ormai sono sempre più diffuse anche dimensioni più piccole. Da 33 centilitri, ma anche da 25 e perfino da 17. “Si tratta di formati che considero totalmente assurdi, e che non hanno alcun senso dal punto di vista ambientale, poiché si tratta di 20-25 grammi di plastica per solamente tre o quattro sorsi d’acqua”, ha dichiarato il parlamentare all’emittente Tf1.
Nous soutenons cette proposition de loi de @PierreCazeneuve. Pour rappel on met sur le marché 15 milliards de bouteilles en plastique en France chaque année et une grande partie est inutile ! https://t.co/lk9zG9Y3XL
Di conseguenza, la proposta di legge – che è stata depositata il 14 ottobre – è stata accolta con grande favore dalle associazioni ambientaliste, in particolare da No plastic in my sea, che in un messaggio pubblicato sul social network X ha aggiunto: “Ricordiamo che ogni anno vengono messe sul mercato in Francia 15 miliardi di bottiglie di plastica, la cui gran parte è inutile”.
In Francia 15 miliardi di bottiglie di plastica all’anno
Per ora il settore industriale si è mostrato cauto e non ha reagito alla proposta di Cazeneuve. Quest’ultima, in effetti, si concentra appunto sulla parte più aberrante della questione, e dunque non è escluso che i produttori di bevande in bottiglie di plastica possano riflettere sulla possibilità di non scagliarsi contro una normativa che comunque, di fatto, salverebbe il grosso dei loro business.
Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Alcune buone notizie e qualche passo indietro nelle misure previste dal nuovo provvedimento del Consiglio dei ministri, in attesa del testo definitivo.