Ci sono voluti 100 anni dalla fondazione dell’Università degli studi di Milano per eleggere una donna come rettrice dell’ateneo.
Marina Marzia Brambilla è la prima rettrice della storia dell’Università degli studi di Milano. Brambilla è stata eletta con il 65 per cento dei voti, in un ballottaggio che l’ha vista spuntare sull’altro candidato, il professore Luca Solari, e inizierà il suo mandato a ottobre, fino a settembre 2030. Ci sono voluti cent’anni dalla fondazione dell’ateneo per avere una donna alla sua guida.
Chi è Marina Marzia Brambilla
Brambilla è professoressa ordinaria di Lingua e linguistica tedesca presso l’ateneo milanese dal 2003, dopo aver concluso il dottorato di ricerca presso l’Università degli studi di Pavia. Il suo lavoro di valutatrice di progetti di ricerca ha contribuito allo sviluppo della linguistica tedesca nell’università italiana.
Negli anni si è distinta, non solo per le sue attività di ricerca, ma anche per l’impegno in diversi servizi agli atenei, ricoprendo diversi ruoli dal 2018 al 2024. Presiede il Centro per l’orientamento allo studio e alle professioni (Cosp), il Centro per l’Innovazione Didattica e le Tecnologie Multimediali (Ctu), il Centro Linguistico di Ateneo (Slam) e l’Osservatorio per il diritto allo studio, che ha contribuito a creare. È referente della rete Pnrr Orientamento e delegata del Comitato dei Rettori delle Università Lombarde per l’orientamento.
La (dis)parità di genere nei rettorati
Secondo la ricerca dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur), la disparità di genere nell’accademia è ancora molto marcata. Dall’ultimo report pubblicato che analizza la composizione di genere di persone immatricolare, personale docente e rettori e rettrici è evidente che la disparità aumenti in base al livello analizzato.
Se, infatti, tra il 2012 e il 2022 la maggior parte delle persone immatricolate è di genere femminile – anche se, andando ad analizzare le singole facoltà, le studentesse immatricolate nelle materie scientifiche sono meno degli studenti – il numero di donne diminuisce drasticamente nel personale accademico fino ad arrivare a pochissime donne alla guida di un rettorato. Con l’elezione di Brambilla, le rettrici totali in Italia sono 13 su 99.
Questo dimostra empiricamente che la percentuale di donne che riescono ad accedere ai livelli più alti di carriera è inferiore a quella degli uomini, esattamente come osservato in tantissimi ambiti produttivi e aziendali. Il fenomeno del soffitto di cristallo appare quindi evidente anche in ambito accademico. Anche se la presenza femminile ai vertici della governance degli atenei è aumentata, la crescita è troppo lenta e un fenomeno estremamente limitato.
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