Brasile. Bolsonaro ha speso milioni di dollari in Viagra e protesi al pene per i militari

L’opposizione del Brasile ha chiesto al pubblico ministero di indagare su una serie di acquisti bizzarri effettuati dal governo di Jair Bolsonaro.

  • Tra gli acquisti sono comparse oltre 35mila pillole di Viagra e 60 protesi al pene, per una spesa di milioni di dollari.
  • Le forze armate dicono che i farmaci sono stati usati per curare l’ipertensione polmonare, una versione poco credibile.
  • La popolazione lamenta lo spreco di risorse pubbliche mentre il sistema sanitario nazionale collassa.

L’opposizione del Brasile ha acceso i riflettori su diverse gare d’appalto con cui il governo Bolsonaro avrebbe fatto acquisti molto particolari destinati alle forze armate. Si tratta di oltre 35mila pillole di Viagra, farmaco contro le disfunzioni erettili, e di una sessantina di protesi al pene, oltre a cibo di alta qualità e rimedi contro la calvizie, comprati con soldi pubblici tra il 2020 e il 2021.

Una confezione di Viagra. Il governo di Bolsonaro ne ha comprate migliaia per i soldati del Brasile
Una confezione di Viagra. Il governo di Bolsonaro ne ha comprate migliaia per i soldati del Brasile © Christopher Furlong/Getty Images

La notizia sta scatenando un polverone nel paese, dal momento che negli ospedali mancano i medicinali di base come l’insulina per curare le malattie croniche. E cresce l’ironia della popolazione sulla figura dello stesso Bolsonaro, ex militare, e il resto delle forze armate.

Viagra e protesi al pene per i soldati del Brasile

Tra le voci di spesa presenti nel Portale sulla trasparenza e nel Pannello sui prezzi pubblicati di recente dal governo del Brasile, ne sono comparse alcune che hanno attirato l’attenzione del deputato del Partito socialista brasiliano Elias Vaz. Tra il 2020 e il 2021 l’esecutivo presieduto da Jair Bolsonaro, in particolare il ministero della Difesa, hanno versato fior fior di risorse pubbliche attraverso gare d’appalto per destinare alle forze armate beni non proprio di prima necessità, quanto meno per il loro lavoro.

Nella lista compaiono in particolare 35.320 pillole di sildenafil, il farmaco per la disfunzione erettile meglio noto con il nome di Viagra. E anche 60 protesi al pene dal costo di circa 10-12mila dollari l’una, per un costo totale di 700mila dollari. Che aggiunto alle pillole di Viagra e ad altri acquisti molto particolari come rimedi contro la calvizie e carne e salmone di alta qualità, hanno comportato una spesa totale di milioni di dollari. Peraltro, l’accusa è che il Viagra sarebbe stato comprato al 143 per cento del prezzo di mercato, causando un esborso ancora più alto.

Dalle forze armate hanno fatto sapere che i farmaci per la disfunzione erettile sono stati usati per curare l’ipertensione polmonare, una versione che però è apparsa poco credibile visto che si tratta di un uso decisamente lontano da quello per cui il Viagra viene solitamente prescritto. E dalle opposizioni hanno chiesto al pubblico ministero di avviare un’indagine.

Rabbia e ironia contro Bolsonaro

La rabbia delle opposizioni e della popolazione si è concentrata su due direttive, da una parte l’umiliazione del governo Bolsonaro nei confronti dei militari, dall’altra lo spreco di risorse pubbliche mentre il paese vive una crisi sanitaria.

“Non è un caso che queste assurdità avvengano durante il governo di un presidente che agisce sistematicamente per disonorare le truppe”, ha commentato Ciro Gomes, un politico di centro-sinistra che potrebbe sfidare Bolsonaro alle elezioni di ottobre. Anche Gleisi Hoffman, capo del Partito dei lavoratori, ha accusato il presidente di stare minando la credibilità delle forze armate. E tra la popolazione la notizia è stata commentato anche con ironia, sottolineando come un uomo come Bolsonaro che ha sempre costruito la sua immagine di ex militare sulla virilità e la mascolinità tossica ora si ritrovi a giustificare acquisti di Viagra e protesi al pene.

Ma in molti hanno anche guardato al paradosso di un paese dove il sistema sanitario è in estrema difficoltà, soprattutto per gli strascichi di una pandemia gestita molto male tra errori e negazionismo, e le risorse pubbliche vengono utilizzate non per risollevarlo, ma per riempire l’esercito di farmaci non necessari. “Gli ospedali del paese devono spesso affrontare la carenza di farmaci, come l‘insulina, per la cura dei pazienti con malattie croniche e sullo sfondo le forze armate ricevono migliaia di pillole di Viagra”, ha denunciato il deputato Elias Vaz.

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