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Brasile, la citizen science aiuterà le comunità a difendersi dalle alluvioni
L’università di Warwick ha sviluppato un’app basata sulla combinazione e la condivisione delle informazioni sulle alluvioni, fornite dalle comunità locali, che creerà un importante database.
In Brasile sono abituati a coesistere con la pioggia, molte aree del Paese sono infatti caratterizzate da frequenti precipitazioni. Eppure questa tendenza è in crescita, esacerbata dalla crisi climatica in corso, e le piogge sembrano diventare sempre più violente e pericolose. Alla fine dello scorso gennaio, ad esempio, una forte tempesta si è abbattuta sul sud-est del Brasile, causando inondazioni e smottamenti e uccidendo oltre sessanta persone.
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Lo scorso 3 marzo un nubifragio ha riversato oltre trecento millimetri di pioggia in poche ore sugli stati di San Paolo e Rio de Janeiro, le vittime sono almeno trenta e decine i dispersi. Per tentare di ridurre la vulnerabilità delle comunità alle alluvioni, è stata sviluppata un’apposita app, che unisce citizen science, ricordi e tecnologia.
Cittadini contro le alluvioni
L’applicazione mobile è stata creata da un gruppo di ricercatori dell’università britannica di Warwick, guidato da João Porto de Albuquerque, condirettore del Warwick institute for the science of cities (Wisc), nell’ambito del progetto Waterproofing data. L’obiettivo del progetto è favorire la resilienza delle comunità creando una rete eterogenea di cittadini che raccolgono e registrano dati relativi a precipitazioni e inondazioni in diverse regioni.
I dati saranno usati per realizzare un database che sarà utilizzato per supportare e integrare le attuali pratiche di monitoraggio delle alluvioni in diverse regioni in modo efficace e in tempo reale. Il software sarà sia utilizzato per informare la popolazione sulle aree a rischio, che per permettere ai cittadini di misurare le precipitazioni in punti specifici e indicare alle autorità le aree più colpite.
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Ricercatori nelle scuole
I ricercatori che lavorano al progetto, che vede coinvolti scienziati brasiliani, britannici e tedeschi, si recheranno in 81 scuole in Brasile per formare gli studenti, insegnando loro a misurare i livelli di pioggia utilizzando manometri fatti a mano realizzati con bottiglie di plastica, e registrare i dati nell’applicazione. L’app, che consentirà a chiunque di utilizzare e generare dati, sarà resa disponibile nella seconda metà di quest’anno.
Nosso time #wpd terminou a aplicação dos questionários de percepção de riscos em São Paulo! Foi um processo incrível: pudemos falar com as pessoas e compreender melhor como lidam com #inundações. Obrigadx a todxs! @Belmont_Forum @NORFACE_network @AgencyFAPESP @FGV_EAESP @ESRC pic.twitter.com/9h1JGY9EAp
— Waterproofing Data Project (@waterproof_data) December 9, 2019
Più dati, meno rischi
Il ricorso alla cosiddetta citizen science, che prevede la partecipazione di persone comuni a progetti di ricerca, per la raccolta dei dati, consentirà di ottenere un gran numero di informazioni provenienti da diverse regioni, che saranno poi aggregate dai ricercatori e permetteranno di reagire con maggiore prontezza a eventi meteorologici estremi in tutto il Paese.
“La nostra ricerca cerca di trasformare l’esperienza e la conoscenza quotidiana delle persone in un database completo, accurato e aggiornato su come il clima stia influenzando le comunità in tutto il Brasile e che può essere utilizzato per rafforzare il livello locale e nazionale di pianificazione in difesa dalle inondazioni”, ha spiegato João Porto de Albuquerque.
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L’importanza della memoria
Un ruolo cruciale viene ricoperto dagli anziani, vera memoria storica di molte comunità. I ricercatori stanno interagendo con le persone anziane facendosi raccontare storie di inondazioni passate, che potrebbero contribuire a prevenire future alluvioni. “Ognuno di noi ha il potere di raccogliere e utilizzare dati che possono salvare vite umane – ha affermato João Porto de Albuquerque – ma tali informazioni sono efficaci solo quando vengono raccolte e condivise nel modo corretto e con le persone giuste”.
Potere alle comunità
Il progetto, guidato da una visione olistica, mira anche a favorire, attraverso la diffusione di linee guida e materiali, la cooperazione all’interno delle comunità, aiutando le persone a lavorare insieme per rendersi meno vulnerabili alle minacce sociali e ambientali.
“Stabilire una difesa più solida contro le inondazioni è estremamente importante, altrettanto cruciale per questo progetto è sensibilizzare le persone su come possono riunirsi, ascoltare le esperienze reciproche, condividere informazioni in modo efficace e collaborare per creare comunità più resistenti”.
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