In Brasile un comune riconosce le onde come soggetto giuridico per proteggerle

Il comune di Linhares, che fu colpito dal disastro dal crollo della diga di Fundão, ha deciso di tutelare giuridicamente le onde della sua costa.

Il consiglio municipale della città di Linhares, nello stato di Espirito Santo, in Brasile, è il primo al mondo ad aver riconosciuto le onde come entità alla quale sono garantiti dei diritti. Si tratta di una decisione soprattutto simbolica, che punta a sensibilizzare sulla necessità di proteggere l’ecosistema locale, in una zona che ha patito una catastrofe di proporzioni gigantesche.

Il 5 novembre 2015 crollò una diga: fu il peggior disastro ecologico del Brasile

Proprio in quella zona, infatti, si sono riverberati gli impatti del crollo della diga di Fundão, avvenuto a 600 chilometri dall’oceano, nello stato di Minas Gerais. Era il 5 novembre del 2015, quanto la stessa diga cedette, generando uno tsunami di fango e detriti che provocò il peggiore disastro ecologico della storia del Brasile. La struttura tratteneva infatti 56,6 milioni di metri cubi di rifiuti provenienti da una miniera di estrazione del ferro gestita dalla compagnia Samarco, una joint venture tra i colossi Vale e BHP Billiton.

Così, un’onda tossica si è riversata nel fiume do Carmo, affluente del Rio Doce. L’equivalente di quanto contenuto in 140 navi petroliere ha invaso tre villaggi, distrutto ecosistemi interi, asfissiato pesci, devastato la flora. E, ovviamente, trascinato con sé tutto ciò che ha incontrato lungo il proprio passaggio: case, animali, alberi, persone. I corpi delle vittime, smembrati, sono stati ritrovati per chilometri e chilometri. Complessivamente, lo tsunami ha portato alla contaminazione di 101 affluenti del Rio Doce.

La decisione di tutelare le onde e tutto ciò che contribuisce a mantenerle

Un’apocalisse che è costata la vita a 19 persone e che ha colpito a vario titolo 250mila abitanti della zona, anche soltanto per la mancanza di acqua potabile o utilizzabile per irrigare i campi coltivati. L’ondata è quindi arrivata fino all’oceano, il 21 novembre, invadendo la costa e, con essa, un paradiso per gli appassionati di surf.

Il disastro provocato dal crollo della diga nel 2015
Il disastro provocato dal crollo della diga nel 2015 © Gustavo Basso/NurPhoto

L’area è infatti particolarmente propizia per la creazione di onde che ormai non rappresentano soltanto un elemento utile per gli sportivi ma anche un simbolo culturale. Per questo il consiglio comunale di Linhares ha deciso di tentare di tutelarne – secondo quanto spiegato dal portale Eco Jurisprudence Monitor – le condizioni chimico-fisiche che ne garantiscono l’equilibrio ecologico, i cicli vitali, le interazioni armoniose con gli esseri umani.

Ciò, in particolare, attraverso una rappresentanza speciale presso gli organismi decisionali, che prenderà la forma di un comitato composto da surfisti, residenti di lungo corso e un membro della camera ambientale del consiglio comunale. Il tutto ispirato dalla Costituzione dell’Ecuador, la prima ad aver riconosciuto i diritti della natura.

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