Ufficialmente solo 60 animali in Italia sono stati trovati infettati. Ma potrebbero essere 5 volte di pi
Mucca pazza” e altri scandali alimentari…
Approssimativamente un terzo dell’export di carne tra i vari paesi del mondo – carni rosse e pollame – cioè circa 6 milioni di tonnellate – è calato nel mercato globale. Le cause sono tutte da ricercare nei ricorrenti scandali alimentari, dalle epidemie di malattie degli animali che hano sconvolto il mondo, dalla BSE-“mucca pazza”, alle
Approssimativamente un terzo dell’export di carne tra i vari
paesi del mondo – carni rosse e pollame – cioè circa 6
milioni di tonnellate – è calato nel mercato globale.
Le cause sono tutte da ricercare nei ricorrenti scandali
alimentari, dalle epidemie di malattie degli animali che hano
sconvolto il mondo, dalla BSE-“mucca pazza”, alle “influenze dei
polli” asiatiche, agli episodi di carni e pollame alla diossina che
si registrano dal dieci anni a questa parte.
La stima è della FAO – UN Food and Agriculture
Organization.
Sono le condizioni degli allevamenti intensivi, in America, in
Europa, in Asia, che favoriscono lo svilupparsi di malattie, di
queste emergenze. Concentrazioni di animali in condizioni igieniche
insostenibili, allevati con metodi artificiali, con antibiotici,
forzature, costrizioni.
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Il saggista James Hamilton-Paterson ha appena pubblicato sul settimanale svizzero “Weltwoche” un’inchiesta sui metodi d’acquacoltura, dal Cile alla Scandinavia. Ci sono quattro gravi problemi fondamentali che riguardano la salute, umana e animale, e l’ambiente. Nelle vasche chiuse, nei recinti in acqua, i pesci sono in sovraffollamento. Le loro deiezioni producono un inquinamento organico, che si
Un nuovo studio USA allarga i rischi potenziali. Le proteine degenerate responsabili del morbo di “mucca pazza” (BSE) e della sua versione umana (nvCJD), i prioni, sarebbero in grado di riprodursi anche nei tessuti muscolari. Se verrà confermata, la notizia smentisce la convinzione che i prioni potessero formarsi solo nei tessuti linfatici e nervosi. E
Ricercatori australiani hanno osservato che il consumo quotidiano di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità rivela una scarsa aderenza degli italiani alla dieta mediterranea: “scelte sempre più occidentalizzate e globalizzate”.
LONDRA, 1 DIC – Tutti i britannici dovrebbero essere sottoposti a dei test per accertare se sono stati contagiati dalla variante di Cjd, la forma umana del morbo della mucca pazza che si contrae mangiando carne infettata dalla Bse. Il suggerimento viene dal professor Stan Prusiner, la massima autorità mondiale nello studio dei prioni. Lo
BSE: Il 18 ottobre il Ministero della Salute annuncia “bovino non negativo in un allevamento di Bolzano”, una bovina femmina di cinque anni di razza Bruna. Il 17 ottobre: “bovina non negativa in un allevamento in Friuli”, una bovina femmina di sei anni di razza pezzata nera, proveniente da un allevamento della provincia di Udine.
È stata confermata dall’IZS di Torino la positività al test BSE di una mucca di sette anni, proveniente da un allevamento della provincia di Piacenza. Salgono così a sessanta i casi di animali che sono stati individuati come affetti da encefalopatia spongiforme bovina in Italia (diagnosticata in fase pre-clinica, di cui due non autoctoni) su
Harakiri come nella più antica tradizione nipponica. Il protagonista? Il presidente di una rinomata casa di prosciutti coinvolto nello scandalo della mucca pazza giapponese. Si chiamava Sadao Takizawa. La sua azienda era sull’orlo del fallimento, causa crollo dei consumi di carne. Non ha retto all’onta. Si è gettato da un ponte nei pressi di Tochigi.