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Gli autobus rossi a due piani sono un simbolo della città di Londra. Grazie a una start-up, alcuni vengono alimentati da un biocarburante realizzato con fondi di caffè. È un esempio di cosa si può realizzare dando nuova vita ai materiali di scarto.
I bus di Londra, conosciuti in tutto il mondo per la loro unicità, da qualche tempo sono parzialmente alimentati con fondi di caffè, da cui viene estratto l’olio necessario per il carburante. L’obiettivo è quello di ridurre i livelli di inquinamento della capitale inglese attraverso l’economia circolare, ovvero riciclando scarti alimentari che il Regno Unito produce in grandi quantità e che altrimenti verrebbero buttati via.
La start-up britannica Bio-bean, che già utilizza i fondi di caffè per riscaldare le case, si è impegnata a fornire il biocarburante per gli autobus in collaborazione con Shell e Argent Energy. La miscela, composta al 20 per cento da olio di caffè, può essere utilizzata per alimentare i mezzi senza apportare alcuna modifica al motore, riducendo le emissioni di anidride carbonica del 15 per cento – secondo le previsioni dell’azienda.
Un cittadino londinese beve in media 2,3 tazze di caffè al giorno: nel Regno Unito, il consumo sale a 2,5 miliardi di tazzine ogni anno. Bio-bean ritiene che con l’aggiunta del diesel ne basteranno circa 2,55 milioni per produrre carburante sufficiente ad alimentare un bus per dodici mesi. L’azienda recupera i fondi di caffè da bar, ristoranti e grandi catene e ne estrae l’olio da utilizzare nella miscela.
Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, si sta impegnando molto per migliorare la qualità dell’aria nella capitale inglese. Molti dei 9.500 bus della città sono già alimentati con biocarburanti derivati da scarti alimentari come l’olio di cottura. Il fondatore di Bio-bean, Arthur Kay, ha detto che si tratta di “un ottimo esempio di cosa si può realizzare se si inizia a pensare ai rifiuti come a una risorsa ancora inutilizzata”.
As Mayor, I’m taking bold action to clean up our city’s filthy air. Good to make representations on behalf of Londoners at the first session of Parliament’s @CommonsEAC Inquiry today. pic.twitter.com/Pxsggwyr5P
— Sadiq Khan (@SadiqKhan) 23 novembre 2017
I prossimi obiettivi sono: alimentare con il caffè anche gli altrettanto iconici black cabs, cioè i taxi londinesi, ed espandere il progetto nel resto del Regno Unito e in altri paesi tra cui gli Stati Uniti, che sono il maggior consumatore di caffè del mondo. Si potrebbe pensare di realizzarlo anche in Italia, dove ogni anno beviamo più di 39 miliardi di tazzine. Spesso le soluzioni all’inquinamento sono più semplici, e a portata di mano, di quanto si pensi.
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