Dalla Basilicata alla Sicilia, passando per la Puglia: cambiamenti climatici e infrastrutture non all’altezza stanno creando una situazione insostenibile.
BWT, soluzioni per il trattamento dell’acqua efficaci e sostenibili
Acqua filtrata, addolcita, affinata e buona da bere. A offrirla è il gruppo BWT, leader europeo nel settore delle tecnologie per il trattamento dell’acqua, con una mission ecologica precisa.
L’acqua è il nostro elisir di lunga vita. Uno dei beni più preziosi che abbiamo. Da quella che beviamo a quella che usiamo per le esigenze domestiche e personali, essa determina in buona parte il nostro stato di salute. La legge italiana stabilisce che l’acqua della rete idrica debba necessariamente essere potabile e quindi conforme ad una serie di parametri microbiologici e chimici, ma i suoi valori possono variare entro certi limiti.
L’acqua può dunque contenere più o meno residui di metalli pesanti (rame, piombo, cromo) e sali minerali (necessari per alcune funzioni biologiche del nostro organismo)a seconda della zona in cui ci troviamo.
In questo scenario è interessante conoscere le opportunità di scelta, fornite dal Gruppo BWT, Best Water Technology, sia a livello industriale che domestico, volte a migliorare ulteriormente la potabilità dell’acqua.
Gruppo Best Water Technology, l’azienda
Fondato a Mondsee, in Austria, nel 1990 il gruppo BWT è presente oggi in oltre 80 paesi nel mondo, con un network di partner che include 4mila dipendenti e migliaia di installatori, progettisti, architetti ed esperti in materia di igiene, impegnati a fornire ai clienti le tecnologie di trattamento d’acqua più innovative, economiche ed ecologiche. Anche in Italia BWT è presente da oltre 40 anni, prima con Cillichemie Italiana e dal 2016 come BWT Italia, con una rete capillare composta da 47 agenzie e oltre 500 strutture di assistenza tecnica su tutto il territorio nazionale.
Una water company internazionale la cui mission è rispettare i più elevati standard di sicurezza, salute e igiene dell’acqua in tutti gli ambiti di utilizzo: dall’acqua potabile di uso casalingo all’acqua farmaceutica e di processo, dall’acqua di riscaldamento e raffreddamento all’acqua sanitaria, fino alle soluzioni per l’acqua delle piscine. Una sfida, che è altresì una grande responsabilità e che si traduce nello sviluppo e nella distribuzione di tecnologie di ultima generazione, altamente efficienti ed ecologiche.
For You and Planet Blue, la missione ecologica di BWT
Un principio fondamentale cui BWT lega la sua strategia è quello della responsabilità ecologica. Un’attenzione che chiunque oggi dovrebbe avere, ma che diventa cruciale per aziende che trattano risorse preziose e vitali come l’acqua. Ecco perché il gruppo ha deciso di investire in modo significativo nei suoi centri di ricerca e sviluppo (Austria, Germania, Francia, Svizzera e Russia), utilizzando metodi di ultima generazione e cercando costantemente di elaborare nuovi processi e materiali per produrre sistemi ecologici e convenienti. Una mission sintetizzata nel claim For You and Planet Blue, che indica chiaramente la circolarità del benessere, che unisce l’essere umano allo stato di salute delle acque del pianeta, come spiegato da Lorenzo Tadini, Direttore Commerciale di BWT Italia:
“Nel claim ‘For You and Planet Blue’ è racchiusa la mission di BWT: trattare nel modo migliore una risorsa fondamentale per la vita quanto limitata, l’acqua, disponibile localmente. L’obiettivo è quello di fornirne la più alta qualità e soddisfare i bisogni dei consumatori, evitando trasporti su lunghe distanze e senza produrre plastica non necessaria, contribuendo quindi a diminuire le emissioni di CO2 e l’impatto sui cambiamenti climatici”.
A sposare il progetto anche lo chef stellato Norbert Niederkofler, che ha dichiarato “BWT Bottle Free Zone” il suo AlpiNN Food & Space Restaurant, situato al Plan de Corones, con vista sulle Alpi sudtirolesi e sulle Dolomiti. Rinunciando all’acqua minerale in bottiglia, lo chef eviterà il relativo trasporto dispendioso e inquinante verso il proprio ristorante, situato a 2.275 metri di altezza, riducendo così anche rifiuti e emissioni di carbonio.
Che acqua bevono gli italiani?
L’Italia è il primo paese in Europa e il secondo al mondo per consumo di acqua in bottiglia, con una media di 206 litri l’anno a persona. Abitudine ormai radicata tra i nostri connazionali è quella di acquistare un bene che sarebbe invece già disponibile in casa, semplicemente aprendo il rubinetto. Colpa forse del gusto di un’acqua che non sempre rispetta i canoni a cui ci siamo abituati o dell’esigenza di affidarsi a un prodotto idealmente più controllato e sicuro. A dare credito a questa ipotesi è la ricerca 2018 commissionata da Aqua Italia (associazione costruttori trattamenti acque primarie), che per la prima volta ha rilevato il livello di preoccupazione degli italiani nei confronti della presenza di sostanze contaminanti nell’acqua del rubinetto. Il 34,7 per cento si è dichiarato estremamente preoccupato e il 55,5 per cento abbastanza preoccupato. Ma, a onor del vero, la ricerca ha anche rilevato un andamento positivo nella propensione degli italiani al consumo di acqua del rubinetto (trattata e non). Oltre sette italiani su dieci hanno infatti dichiarato di averla bevuta nei 12 mesi precedenti l’intervista, facendo così registrare un trend di crescita di oltre il 10 per cento rispetto al 2014. Ancora più significativo il dato secondo cui quasi quattro italiani su dieci berrebbero abitualmente l’acqua del rubinetto, che nel 22,1 per cento dei casi risulta trattata da sistemi di affinaggio (trend in crescita del 22 per cento rispetto al 2016).
Dispenser BWT Aqa drink 20: acqua buona e controllata a chilometro zero
Dal momento che gli italiani sembrano sempre più propensi a indirizzare le proprie abitudini verso un incremento nell’uso dell’acqua del rubinetto e a optare per sistemi di depurazione, diventa interessante approfondire il mondo dei sistemi di trattamento dell’acqua stessa. Tra le varie possibilità presenti sul mercato ci sono: caraffe filtranti, sistemi per l’eliminazione del cloro e apparecchi ad osmosi inversa.
In questo ambito si inserisce anche l’offerta di BWT con i suoi prodotti tecnologici e i sistemi di filtrazione, studiati per migliorare la qualità dell’acqua. Una delle soluzioni più recenti, per quello che riguarda l’acqua potabile, è Aqa drink 20 di BWT: un erogatore di acqua di ultima generazione, che si allaccia alla rete idrica casalinga, per poter fornire un’acqua più controllata, gassata e non, a chilometro zero. In questo modo si potrà disporre di un sitema di filtraggio che rimuove odori e sapori poco gradevoli (come quello del cloro) ed elimina eventuali impurità residue. Inoltre, grazie alla tecnologia brevettata Magnesium Mineralizer, è possibile trasformare l’acqua del nostro rubinetto in acqua mineralizzata al magnesio con pH quasi neutro. La manutenzione del filtro può essere fatta in autonomia e, in cambio, si ci potrà liberare dall’incombenza di dover acquistare, trasportare e poi smaltire ogni settimana pesanti casse d’acqua. A beneficio nostro e dell’ambiente.
Addolcitore Perla: igiene ed efficienza per l’acqua di casa
Non solo il nostro organismo, ma anche la nostra casa necessita dell’acqua giusta per “funzionare” al meglio ed essere più ecologica. In quest’ottica si inseriscono i sistemi studiati da BWT per proteggere tubature ed elletrodomestici dal calcare e dalla corrosione. Uno di questi è BWT Perla: un addolcitore di ultima generazione che combina il trattamento dell’acqua con un sistema di connettività smart, che consente all’installatore di controllare in remoto il dispositivo tramite web, smartphone e tablet. Un altro aspetto interessante della tecnologia Silky Soft Pearl Water è che, eliminando il calcare, permette di ridurre il consumo di detergenti e ammorbidenti per il bucato, limitando quindi l’uso di sostanze potenzialmente inquinanti.
A Milano uno showroom per conoscere e degustare l’acqua di BWT
Per vedere da vicino, approfondire tutte queste tecnologie e assaggiare (letterlamente) l’acqua di BWT, oggi è possibile visitare il nuovo spazio espositivo del Gruppo, situato in via Vivaio 8, nel centro di Milano. Aperto anche al pubblico, in occasione di speciali open day, lo showroom è strutturato come un moderno open space su 520 metri quadrati, dove, grazie ad avveniristici display e touch point, è possibile scoprire tutte le novità dell’azienda, partecipare a showcooking e sorseggiare acqua e caffè presso il water bar, rigorosamente attrezzato con filtri Bwt. C’è spazio anche per la formazione, con un ambiente dedicato ai partner e ai professionisti del settore, che qui possono seguire corsi specializzati di aggiornamento della scuola dell’Aqa Talete BWT. Per restare aggiornati e trovare tutte le informazini si può visitare questo sito o questo.
articolo sponsorizzato
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il residuo fisso indica il contenuto di sali minerali nell’acqua. Meglio scegliere un’acqua con un valore alto o basso? Scopriamolo.
Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Altroconsumo ha raccolto e analizzato campioni d’acqua da 38 fontanelle pubbliche in varie città italiane: nessuno conteneva Pfas.
La protezione delle acque dolci in Italia è una sfida complessa. Ne abbiamo parlato con Alessandro Bratti, segretario generale dell’Autorità distrettuale del fiume Po-MiTE.
I megabassines sono enormi riserve d’acqua pensati per l’agricoltura nei mesi di siccità. Nonostante le ottime promesse, sono oggetto di proteste per il loro impatto ambientale.
Smentendo timori e diffidenze, l’Istituto superiore di sanità testimonia che l’acqua di rubinetto è conforme ai parametri di legge.
La vita in barca a vela presenta alcune complicazioni pratiche che, se gestite in modo intelligente, diventano spunti per ottimizzare i propri consumi.
Dopo anni di discussioni, il 26 aprile è stata messa la parola fine sul progetto volto a prelevare l’acqua dal lago Bianco, al Passo Gavia.