Dopo l’accordo con l’International Paralympic Committee per diventare partner paralimpico mondiale nel 2015, il dicembre scorso l’annuncio a Roma. Alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò, Toyota presenta nella Capitale il Toyota team, il gruppo di atleti italiani, appartenenti a varie discipline olimpiche e paralimpiche, ambassador della campagna globale Start Your Impossible e che
C-HR, l’ibrida aggressiva nel look e gentile con l’ambiente
Le tecnologia è quella dell’ultima Prius, l’ibrida recentemente eletta come l’auto più efficiente negli Usa, grazie a un consumo medio di oltre 30 km/l. Persino telaio e motore sono praticamente gli stessi. Eppure, le due sono irriconoscibili. La nuova C-HR è la Toyota che non c’era: crossover, compatta, aggressiva nel look e gentile con l’ambiente.
Le tecnologia è quella dell’ultima Prius, l’ibrida recentemente eletta come l’auto più efficiente negli Usa, grazie a un consumo medio di oltre 30 km/l. Persino telaio e motore sono praticamente gli stessi. Eppure, le due sono irriconoscibili. La nuova C-HR è la Toyota che non c’era: crossover, compatta, aggressiva nel look e gentile con l’ambiente. Il termine crossover vi suona strano? Allora immaginate un’auto grande come la prima Rav4, alta da terra per affrontare sterrati e viaggi avventurosi ma con un baricentro basso per divertire nelle curve.
I valori dell’ibrido in un packaging rivoluzionato
Immaginate una delle tante Suv che popolano le nostre strade, ma con una posizione di guida più bassa e sportiva. Una crossover appunto, pratica, compatta, diversa da tutte. Almeno da guardare. Insomma, i contenuti valoriali di una Prius reincarnati in un packaging rivoluzionato.
Toyota C-HR non è l’auto per tutti. Né vuole esserlo. E, infatti, il 96 per cento di chi l’ha già ordinata, l’ha scelta nella versione ibrida. Fregandosene del modello a benzina. Fregandosene del diesel, che non esiste nemmeno. E’ ancora possibile sognare un’auto che coniughi libertà, sostenibilità, creatività? Sì. Poi, può piacere o meno. E qui la C-HR divide: per qualcuno è troppo ardita. Per altri trasmette emozioni prestazionali che poi, in parte, disattende (e poi vi diciamo il perché…). Per altri, infine, è la Toyota che mancava: sostenibile come una Prius, pratica come una Rav4.
Dimensioni urbane. Dinamismo da sportiva.
Le dimensioni sono compatte: 4 metri e 36 si parcheggiano ovunque. E se il problema sono le manovre, grazie al Simple intelligent parking assist, la C-HR (come la Prius) trova da sola i parcheggi adatti e, premendo un pulsante, fa manovra da sola. Fuori è strana. Molto. Dentro, molto meno. La posizione di guida è più alta di una berlina e più bassa di una Suv. C’è un grande display touch screen da 8 pollici da cui si comandano quasi tutte le funzioni dell’auto. I rivestimenti sono ben fatti e l’eco-pelle è robusta. Lo spazio è giusto davanti, discreto dietro, pochino nel bagagliaio (377 litri). E non sono le batterie del sistema ibrido che rubano spazio (sono nascoste sotto i sedili posteriori). Ma è la forma dell’auto che per rincorrere il dinamismo di una coupé ha dovuto sacrificare un po’ di spazio all’estetica.
La C-HR punta molto sull’efficienza
Il livello di innovazione è lo stesso dell’ultima Prius. Anzi, persino meglio. La Toyota C-HR adotta infatti il sistema dell’ibrida più venduta al mondo. Il che vuol dire emissioni molto basse (82 g/km) e consumi dichiarati pari a 27,7 km/litro. E se il detto “squadra vincente non si cambia” ben han fatto in Toyota a confermare i “giocatori” di sempre: motore benzina 1.8, il differenziale che alloggia i due motori elettrici, 122 cavalli di potenza totale, un cambio automatico e-cvt, pensato per offrire il massimo dell’efficienza, e una batteria al nichel-metallo idruro collocata sotto i sedili posteriori. Anche l’efficienza termica del motore benzina ha raggiunto livelli da record mondiale (40 per cento). Niente 4×4 però: la trazione, almeno per la versione Hybrid, è solo sulle ruote anteriori.
Diverte fra le curve. Rasserena in città.
Cosa aspettarsi dalla C-HR? Presente una Prius? Ecco, immaginatela con uno sterzo più appagante, un assetto fra le curve quasi da sportiva, in genere un comportamento che vi sorprenderebbe, almeno se siete legati all’idea di ibrido come di auto poco divertente. In città il sistema spegne spesso il motore a benzina e la trazione elettrica, seppur per brevi tratti, interviene spesso. Ovviamente, C-HR offre tutti i vantaggi dell’ibrido. La differenza tangibile si avverte però fra le curve: la crossover Toyota è sorprendente, agile e reattiva. In una parola, divertente. Si vede che l’hanno sviluppata in pista. Il cambio automatico, fra tutto, è quello che ricorda più da vicino la Prius, il che significa che l’efficienza prevale sulla prestazione, il relax sul divertimento. Ma per molti è un plus. La cosiddetta frenata rigenerativa, quella cioè che recupera energia in frenata, sulla C-HR non si avverte in modo fastidioso. Quello che si avverte (con piacere) è il risparmio: 18 chilometri con un litro è il consumo reale in un mix fra città ed extraurbano.
Sensori, radar e telecamere: al volante non siete mai soli
La sicurezza attiva è un aspetto molto curato sulla C-HR. E guidando si apprezza. Telecamere e radar “vedono” auto e pedoni e, nel caso, attivano i freni da soli; in autostrada è possibile mantenere velocità e distanza di sicurezza automaticamente, senza intervenire su freni o acceleratore. Il colpo di sonno è scongiurato, grazie a un sistema che vi avvisa e sterza da solo se avverte un cambio di traiettoria sospetto. Paura delle multe? La C-HR “legge” anche i cartelli.
Il prezzo, la garanzia, le concorrenti
C-HR Hybrid è già in vendita. Il prezzo di listino della versione Active (28.400 euro) attualmente è oggetto di una promozione che porta il prezzo reale a 23.500 euro, grazie all’effetto di ecoincentivi Toyota, permute o rottamazioni. La garanzia è di 3 anni o 100 mila km e di 5 anni sui componenti dell’ibrido. Le alternative? La recente ibrida Kia Niro. O la Peugeot 3008, l’unica suv col monopattino elettrico nel baule.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dal primo gennaio i modelli della casa giapponese Yaris, Auris e Rav 4 non sono più disponibili nella versione a gasolio. Una scelta di sostenibilità che ancora una volta contraddistingue Toyota, premiata da Newsweek tra le aziende più green del pianeta.
Offrire la migliore mobilità possibile per tutti. Supportare lo sviluppo di una società in cui il termine mobilità sia inteso come libertà di movimento, dove i limiti possano essere superabili grazie alla forza di volontà e all’ingegno umano. Ieri, a Roma, alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò, è stato presentato il progetto Start
La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Ci sono persone che non hanno ancora ben chiaro cos’è un’auto ibrida. Perché raggiunge un’efficienza così elevata. Perché quel suo “miscelare” un motore a benzina e la trazione elettrica è un passo evolutivo che ha segnato una svolta nel mondo automobilistico. Un’evoluzione al momento certo più razionale (e sostenibile) dell’elettrificazione dell’auto su cui sembrano ormai
Continua la nostra serie di incontri alla scoperta del rapporto fra auto e LifeGater (qui le altre prove su strada che abbiamo condotto) e questa volta abbiamo coinvolto Cecilia Bergamasco, biologa marina, giornalista LifeGate ed esperta di energie rinnovabili. Come? Chiedendole di salire a bordo della quarta generazione di Toyota Prius, l’ibrida che ha appena compiuto vent’anni
“Ciao! Mi chiamo Luigi Zanni, mi occupo di strategia digitale e sono il social media manager LifeGate. Come ho cominciato? Dopo essermi laureato in pubblicità e aver accantonato l’idea (per il momento) di diventare una rock star, da sempre mi occupo di social network, delle prime piattaforme social (c’erano ancora Myspace e Netlog), ho analizzato dati,
Sette giorni. Un grande esperto di musica. E la città a fare da sfondo. Ecco gli ingredienti di questa prova su strada “atipica”, più legata all’esperienza, alla persona, che non all’auto in sé. La prima protagonista è la Toyota Yaris Hybrid nella sua ultima versione, in vendita dalla primavera scorsa. Nel 1999 la Yaris non
La Prius è l’iPod delle ibride. Se le guidi aggressivamente, le ibride sono molto più divertenti di quanto si pensi. E già a dicembre, ci sono fino a 4.000 € di ecoincentivi. Questi e molti altri spunti si ritrovano negli articoli scritti sull’Hybrid Synergy Drive di Toyota, in Italia e in tutto il mondo. L’Hybrid Synergy