La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
C5 Aircross è la prima ibrida plug-in Citroën. Confortevole, ecologica e connessa
Arriva dai concessionari in questi giorni e promette emissioni ridotte e 55 chilometri con un litro di verde. Confortevole, con un motore 1.6 benzina e uno elettrico, C5 Aircross è la prima ibrida plug-in Citroën. L’abbiamo guidata.
Benzina, diesel, e adesso, finalmente, anche ibrida plug-in. Citroën C5 Aircross diventa Hybrid Plug-In e si propone come l’alternativa più virtuosa, in termini di consumi ed emissioni, nella gamma di Suv del marchio francese, che avvia così il suo processo di elettrificazione che culminerà nel 2025. Le novità, ovvio, si concentrano soprattutto nel sistema ibrido che prevede un efficiente motore a benzina 1.6 turbo da 181 cavalli abbinato a un motore elettrico da 80 kW alimentato da una batteria agli ioni di litio da 13,2 kWh e a un cambio automatico a otto rapporti. La potenza finale è notevole, 224 cavalli, come vedremo assolutamente adeguata per assicurare prestazioni interessanti. Con in più la possibilità, offerta dal sistema ibrido plug-in, di disporre di un’autonomia elettrica di circa 55 chilometri, sfruttabile fino a velocità prossime ai 130 orari. Dunque un’autonomia elettrica “reale”, utilizzabile nel quotidiano casa-lavoro senza limitazioni in termini di piacere di guida (che, anzi, offre una notevole serenità grazie a silenzio, assenza di vibrazioni e comfort delle sospensioni).
Calano emissioni e consumi. Ma anche lo spazio…
Talvolta, per un’auto nata a benzina, o diesel, diventare ibrida richiede qualche rinuncia. Non nel caso di Citroën C5 Aircross Hybrid che mantiene i suoi comodi cinque posti e che, sull’altare di una maggior efficienza e sostenibilità sacrifica solo un po’ di spazio nel bagagliaio, a causa delle batterie sistemate in parte sotto i sedili posteriori e in parte sotto il vano bagagli. Poco male. Perché poi la flessibilità interna rimane immutata, grazie anche alla pratica soluzione del divano posteriore scorrevole e diviso in tre posti indipendenti. Interessante anche la presenza, almeno su alcune versioni, di comfort come i sedili anteriori riscaldabili con massaggio incorporato (molto piacevole quando si affrontano viaggi lunghi) o la ricarica dello smartphone wireless, ossia senza l’uso di cavi. Dunque, niente o quasi rinunce. Mentre i vantaggi sono tangibili. Come la riduzione di emissioni, con 36 grammi di CO2/km dichiarati e consumi decisamente ridotti: da 1,4 litri/100 chilometri nel ciclo misto (e con una guida molto attenta…). A cui si aggiungono i vantaggi economici grazie a incentivi ed Ecobonus. Ampie anche le opzioni di acquisto, con un prezzo che parte da 32.900 euro e formule di noleggio a lungo termine offerte dalla società del gruppo Free2Move.
La ricarica della batteria, istruzioni per l’uso
Insieme al contenimento di consumi ed emissioni, Citroën C5 Aircross Hybrid offre la possibilità di utilizzare l’accumulatore di ricarica in dotazione per ricaricare la batteria con tempi (programmabili) come sempre variabili a seconda della soluzione: si va dall’ora e 40 minuti collegando la presa a una colonnina da 7,4 kWh fino alle quasi 6 ore se si dispone solo della presa domestica da 2,3 kWh. Non è possibile effettuare cariche veloci in corrente continua. Per il resto, la questa versione ibrida ricalca in linea di massima le caratteristiche di tutte le Citroën C5 Aircross.
Sicurezza, ben 20 le funzioni dedicate a pedoni e passeggeri
La sicurezza, soprattutto quella attiva, cioè mirata a ridurre i possibili pericoli e rischi di incidenti, è uno dei criteri di scelta più evoluti di un’auto, insieme al sistema di trazione. In questo caso C5 Aircross risulta un’auto particolarmente rassicurante. Nelle dotazioni, in gran parte offerte di serie anche sulle versioni di accesso, ci sono sistemi di frenata attiva con radar, allerta rischio collisione, avviso di superamento della linea di carreggiata, il Coffee break alert (che vi suggerisce di fare una pausa quando il sistema rileva un’eccessiva stanchezza di chi guida), il cruise control adattivo, il riconoscimento dei cartelli stradali e il sistema attivo di sorveglianza dell’angolo cieco. Una dotazione di Adas a cui è possibile aggiungere la retrocamera e i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, i fari full led che migliorano la sicurezza nella guida notturna e un sistema di guida semi-autonoma che aumenta ulteriormente la sicurezza.
Citroën C5, cosa offre (e come si usa) il sistema ibrido
Piacevole. E rilassante. Ecco le prime cose che vengono in mente alla guida di Citroën C5 Aircross Hybrid Plug-In. Una sensazione ancora più evidente quando si viaggia in modalità elettrica. Per assicurarsi che sia così basta selezionare l’opzione EV, che “forza” il sistema ibrido ad utilizzare tutta l’autonomia elettrica disponibile. Come su tutte le ibride plug-in, anche qui quando finisce la “magia” del silenzio il sistema in automatico attiva anche il motore a benzina. In queste condizioni è lo stile di guida che può fare la differenza. Si può infatti scegliere di prolungare l’autonomia usando di più la rigenerazione; basta mettere il cambio su “B” (brake) e ogni volta che si rallenta, o si affronta un tratto in discesa, la C5 recupera energia, spesso anche senza la necessità di usare il pedale del freno, ma solo sollevando il piede dall’acceleratore. Con “eSave” si può anche mantenere l’autonomia elettrica per un uso successivo; in questo modo però il motore a benzina lavora (e consuma) di più proprio per produrre più energia possibile da inviare alla batteria.
Interni, fibre di canapa e polietilene riciclato
Spazio, luminosità (specie se scegliete il grande tetto panoramico in vetro). E poi sedili come materassi, nel senso di comodi e ampi. Insomma, il comfort “alla francese” è ancora una realtà. Poi c’è la parte virtuosa che non si vede, quella che ha a che fare con l’economia circolare dell’auto. In media, sulla Citroën C5 Aircross la percentuale di materiali riciclati o di origine naturale tocca il 31 per cento. Secondo quanto dichiarato, circa 85 componenti a base di polimeri sono realizzati con materia riciclata e naturale come fibre di canapa (nel pannello delle porte laterali), poliammide riciclata (nell’unità di ventilazione e nei filtri dell’aria) e polietilene riciclato nella moquette del bagagliaio. Piuttosto sorprende un po’ trovare, accanto agli interni in tessuto, la disponibilità di rivestimenti in pelle naturale (al posto della più sostenibile eco-pelle). Poi ci sono altri aspetti. Come le molte funzioni riunite nello schermo da 8 pollici che permette, grazie alla funzione “touch” di gestire dall’ dell’impianto del climatizzatore ai servizi di bordo, non sempre in modo intuitivo. Immancabili i sistemi Android auto e Apple carplay che, insieme all’app dedicata che permette di gestire dallo smartphone la ricarica in remoto della batteria, aggiungono alla C5 quelle caratteristiche di innovazione ormai irrinunciabili.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Torna rivista e corretta la C5 Aircross, spaziosa, pratica ma soprattutto ibrida plug-in, una delle ultime novità Citroën.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.