Il 27 novembre aprono le candidature per la seconda edizione di Women in Action, il programma di LifeGate Way dedicato all’imprenditoria femminile.
Calcio e parità di genere: chi è Salima Mukansanga, la prima arbitra della Coppa d’Africa
Gender equality nel calcio, in Camerun ecco un altro passo avanti. La francese Frappart è l’arbitra più famosa, mentre in Italia la Serie A resta un tabù.
- Ex promessa del basket, la 33enne originaria del Ruanda ha iniziato la sua carriera quattro anni fa al Mondiale femminile under17
- In molti paragonano Mukansanga a Pierluigi Collina, grande direttore di gara italiano ora presidente della commissione arbitri della Fifa
- La francese Stéphanie Frappart ha già diretto partite della Premier League inglese e della Uefa Champions League maschile
Il mondo del calcio ha mosso un altro piccolo passo verso la parità di genere. È successo in Coppa d’Africa, dove per la prima volta nella storia della competizione una donna ha fatto parte di una squadra arbitrale. Originaria del Ruanda, la 33enne Salima Mukansanga ha ricoperto il ruolo di “quarto ufficiale” (collaborando da bordo campo con l’arbitro e con i due assistenti nella direzione della partita) in Guinea-Malawi, gara del girone B del torneo in corso di svolgimento in Camerun.
La carriera di Mukansanga, dal Mondiale femminile under17 al torneo in Camerun
Ex promessa del basket femminile africano, a 18 anni Mukansanga decise di abbandonare il sogno della palla a spicchi e di iscriversi a un corso per arbitri. Da allora, ne ha fatta di strada: prima il Mondiale femminile under17 del 2018, poi la massima competizione femminile dell’anno successivo; e ancora la direzione della finale femminile alle Olimpiadi di Tokyo, vinta a sorpresa dal Canada. Mancava solo il grande salto in tornei maschili, ed è arrivato in quello più importante per l’intero continente africano, in un’edizione – la 33esima – caratterizzata da una vigilia decisamente turbolenta: prevista inizialmente a giugno del 2021, la Coppa d’Africa fu prima anticipata a gennaio dello stesso anno per le difficili condizioni meteorologiche del Camerun nei mesi estivi, salvo poi slittare a questo inverno a causa dell’emergenza pandemica.
L’arbitra del Ruanda non è l’unica donna inserita nella lista dei 63 ufficiali di gara disponibili per il torneo; insieme a lei figurano le marocchine Fatiha Jermoumi e Bouchra Karboubi, oltre alla camerunense Carine Atemzabong. Ma nessuna di loro ha ancora l’abilitazione a dirigere una gara a differenza di Salima, che già fa parte dell’elenco degli arbitri internazionali della Federazione internazionale di calcio (Fifa).
Nel calcio sono sempre più numerose le donne che arbitrano gare maschili
Dal 2017, a presiedere la commissione arbitri della Fifa è Pierluigi Collina, per distacco il miglior fischietto italiano degli ultimi 20 anni. E molti in patria hanno paragonato Mukansanga proprio all’ex direttore di gara bolognese, per il suo temperamento deciso e la capacità di gestire le situazioni più complesse in campo. In un’intervista di qualche anno fa, Collina dichiarò: “Mi piacerebbe parlare di arbitri senza dover declinare la parola al maschile o al femminile”. In questa direzione molto si sta muovendo a livello internazionale, soprattutto per merito della francese Stéphanie Frappart, che ha già diretto partite della Premier League inglese e della Uefa Champions League maschile.
L’ucraina Kateryna Monzul, invece, ha arbitrato l’incontro di Europa League maschile tra Gent e Slovan Liberec insieme a due colleghe, componendo la prima terna tutta al femminile della manifestazione. L’8 gennaio scorso, Rebecca Welch ha diretto la sfida tra Birmingham City a Plymouth Argyle, la prima volta per una donna in un terzo turno di FA Cup maschile. In Italia, invece, il 10 maggio dello scorso anno Maria Marotta è stata la prima donna ad arbitrare una partita di Serie B, Reggina-Frosinone. Ma la Serie A resta ancora un tabù da infrangere.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nel 2023 sono state uccise 85mila donne nel mondo: nel 60 per cento dei casi, il colpevole era il partner o un membro della famiglia.
Oliviero Beha ha più volte affrontato ed approfondito la crisi etica ed economica che affligge il calcio.
Un gruppo di studenti universitari ha raggiunto la città di Kaifeng l’8 novembre dopo cinque ore di viaggio in sella a biciclette in sharing
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Da questo autunno 7.000 nuovi studenti di San Diego sosterranno corsi che includono una quota di tematiche riservate al clima.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La “liana delle anime” è un decotto della medicina indigena dell’Amazzonia che può alterare lo stato psichico di chi la assume, e per questo affascina milioni di persone nel mondo.