Sui Pirenei mai prima d’ora sei giorni senza gelo a gennaio, a 2.876 metri d’altitudine. Caldo anche sull’intero arco alpino.
Sei giorni senza scendere sotto zero, a gennaio, non si erano mai verificati al Pic du Midi, negli Alti Pirenei, in Francia. Il luogo in questione è situato a 2.876 metri sul livello del mare: una sommità che ospita un osservatorio astronomico e dei ripetitori televisivi. Da lassù, è possibile ammirare la quasi totalità delle vette della catena pirenaica: dalla costa basca di Biarritz, fino al Massif de Tabe, a sud-est. E d’inverno, il paesaggio è dominato dal bianco della neve.
Météo-France: “Mai vista una sequenza così lunga sui Pirenei a gennaio”
Quest’anno, però, la situazione nella catena montuosa che divide Spagna e Francia è drammatica. Un’ondata di caldo eccezionale ha portato temperature straordinariamente elevate, con il record di 30,7 gradi centigradi stabilito il 25 gennaio nella località iberica di Gavarda. Una situazione che non ha mancato di colpire anche l’alta montagna. Le stesse webcam posizionate sul picco mostrano i colori dell’inverno che resistono ancora soltanto in vetta: già poco più a valle, la tonalità predominante è il marrone.
“Abbiamo registrato una serie inedita di sei giorni consecutivi senza gelo, dal 24 al 29 gennaio – ha confermato il servizio transalpino Météo-France -. In precedenza, non erano mai stati superati i tre giorni consecutivi: era accaduto nel 1971, 2002 e 2007. Un caso come quello attuale, di sei giorni, era stato raggiunto solamente nel 1998, ma si trattava all’epoca del mese di febbraio”.
Caldo anche sulle Alpi: zero termico a oltre 3.500 metri
A risentire del caldo è stato anche l’arco alpino. In Italia lo zero termico (la quota più alta alla quale la temperatura dell’aria raggiunge gli zero gradi centigradi in atmosfera libera) è stato superiore ai 3.500 metri in numerose zone.
Dall’altra parte del mondo, ma sempre nell’emisfero boreale, la situazione risulta altrettanto allarmante. In Canada, riferisce 3BMeteo, “nella giornata di lunedì 29 gennaio, Vancouver ha raggiunto un picco di 16 gradi centigradi con la colonnina che la notte successiva si è fermata a 12 gradi. Ben più a nord, Dawson Creek ha fatto registrare una massima di 15 gradi, 18 a Abbotsford, mentre diverse località sempre della Columbia Britannica hanno visto il termometro raggiungere valori di 13/14 gradi”.
In Canada 21 gradi in un luogo nel quale normalmente fa -30
Inoltre, “la bolla calda ha fatto salire la temperatura massima di lunedì fino a 15 gradi a Hendrickson Creek, nel cuore dell’Alberta a quasi 1.500 metri di altitudine, così come nella non lontana Nordegg che rappresenta il record per il mese di gennaio. Martedì sempre nell’Alberta si sono raggiunte punte di 17 gradi a Chlaresholm e Masinasin, a circa 1.000 metri. Nelle ultime 24 ore la bolla di caldo si è spostata verso est e nel Saskatchewan si è raggiunto il valore record per il mese di gennaio con 21,1 gradi a Maple Creek, a più di 700 metri di altitudine, in zone in cui si possono raggiungere temperature anche di -30/-35 gradi in questo periodo dell’anno”.
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