California, bruciati 1.400 ettari di foresta. Evacuate 30mila persone

Un nuovo incendio sta colpendo la porzione settentrionale della California, che nei giorni scorsi ha registrato temperature fino a 46 gradi centigradi.

Come accade in altre parti del mondo, anche la California, regione storicamente propizia per gli incendi, è in preda alle fiamme. La porzione settentrionale dello stato americano, in particolare, ha visto andare in fumo 1.400 ettari di foreste e praterie, in un grande rogo – battezzato Thompson fire – divampato martedì 2 luglio nei pressi di Oroville.

Temperature alle stelle e siccità rendono gli incendi catastrofici

Anche in questo caso, a creare le condizioni fertili per una nuova stagione complicata da questo punto di vista sono state le temperature elevatissime che sono state registrate nella zona negli ultimi giorni, con punte di 46 gradi centigradi raggiunte in alcune aree. Condizioni giudicate estreme anche dal servizio meteorologico statunitense, l’Nws, che parla di “numerosi record battuti”.

Le fiamme, secondo quanto riferito dall’Oroville Mercury-Register, hanno già imposto l’evacuazione di quasi 30mila persone. Sul posto sono stati inviati mezzi e uomini, ma secondo il capo dei vigili del fuoco del posto, Garrett Sjolund, le condizioni sono particolarmente difficili e già si contano quattro feriti: “La vegetazione è secca e basta un po’ di vento sostenuto per far espandere le fiamme”.

Il governatore della California Gavin Newsom
Il governatore della California Gavin Newsom © Justin Sullivan/Getty Images

Il governatore della California Gavin Newsom dichiara lo stato d’emergenza

Nonostante qualche miglioramento nel corso dell’inverno, infatti, la California da due decenni ormai vive una situazione di permanente siccità. E l’estate di quest’anno si annuncia ancor una volta molto calda e con poche precipitazioni. La vegetazione che è cresciuta grazie alle piogge durante la cattiva stagione, si va dunque seccando e costituisce combustibile utile per le fiamme.

Il governatore dello stato, Gavin Newsom, ha dichiarato già lo stato d’emergenza per poter mobilitare un numero più ampio di risorse materiali e finanziarie: “Mentre entriamo nel mese più difficile della stagione degli incendi, siamo maggiormente preparati a proteggere le comunità a rischio grazie a nuovi strumenti e nuove tecnologie”. Le autorità della California hanno anche vietato l’uso di fuochi d’artificio per la festa nazionale del 4 luglio.

L’incendio in questione, tra l’altro, brucia a poca distanza da quello di Camp Fire che distrusse completamente il villaggio di Paradise, nel 2018, generando una catastrofe, con ben 85 morti.

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