Le autorità californiane hanno votato all’unanimità quello che potrebbe essere il primo divieto al mondo sulla vendita dei camion più grandi e inquinanti.
La decisione blocca la vendita di nuovi autocarri diesel medi e pesanti dal 2036. Le regole prevedono anche la graduale eliminazione dell’uso di questi camion entro il 2042 per la maggior parte dei settori commerciali.
La novità minaccia di lasciare indietro l’industria europea dei camion, che punta ancora molto sul trasporto su gomma per la grande distribuzione organizzata.
I camion che affollano le autostrade in tutto il mondo potrebbe essere solo un ricordo in California. I legislatori dello Stato di Los Angeles, su proposta del governatore democratico Gavin Newsom, hanno implementato una norma che vieta l’accesso alle strade ai veicoli diesel medi e pesanti a partire dal 1° gennaio 2036. Questa norma interessa, ad oggi, circa 200mila camion e autobus, tra cui 70mila grandi autocarri. L’ente che ha approvato la legge California air resources board ha un piano che prevede il ritiro dalla circolazione di tutte le flotte di autocarri diesel, con tempistiche variabili, nei prossimi decenni. In questo modo, porti e autostrade del futuro saranno meno inquinati e a beneficiarne saranno anche i quartieri nelle vicinanze.
La nuova legge contro i camion con diesel
Oltre al divieto di vendita di nuovi mezzi pesanti e autobus alimentati a diesel entro il 2036, la nuova legge dal 2045 eliminerà completamente la vendita di nuovi camion che emettono anidride carbonica in tutto la California. La norma prevede obiettivi intermedi per i prossimi anni, affinché le organizzazioni governative e le aziende private diminuiscano l’uso di camion diesel. Il decreto, che deve essere approvato dal governo federale statunitense, creerà misure ancora più severe in materia di emissioni degli autocarri, mantenendo la California all’avanguardia tra le nazioni che cercano di ridurre le emissioni di gas serra dovute ai trasporti.
BREAKING: California will end the sale of new diesel trucks from 2036.
The California law is far ahead of the EU’s proposed truck CO2 standard and threatens to leave Europe’s truck industry behind. 🧵 pic.twitter.com/Pnb40yJilu
“Questa norma fornisce ai produttori, ai proprietari di autocarri e ai fornitori di carburante la certezza che ci sarà un mercato e una domanda di veicoli a emissioni zero, fornendo al contempo un percorso flessibile per la transizione verso l’aria maggiormente pulita nelle strade“, ha dichiarato al New York Times Liane Randolph, fra i promotori della nuova legge. L’associazione di camionisti American trucking associations ha però criticato il divieto, affermando che sta lavorando per ridurre significativamente le emissioni, ma che necessita di maggiore flessibilità.
L’esempio della California
Come in altre occasioni, a partire dalla legge statale per l’aria pulita nota come Clean air act del 1970, la California si dimostra all’avanguardia per le politiche ambientali. Il divieto ai camion con diesel potrebbe spingere il governo di Washington ad adottare provvedimenti simili a livello nazionale, che a loro volta potrebbero influenzare le politiche globali, dato che i camion sono prodotti e guidati in tutto il mondo. A beneficiarne anche i quartieri più vicini ad autostrade e porti, dove di solito i casi di asma e malattie respiratorie sono maggiori a causa dello smog prodotto dai mezzi di trasporto.
Secondo l’associazione per la mobilità sostenibile in Europa Transport & environment, la decisione presa in California rischia di lasciare indietro l’industria europea dei camion. Fedor Unterlohner, di Transport & environment, ha dichiarato: “Questa è la legge sull’inquinamento dei camion più ambiziosa al mondo. I produttori europei di autocarri sono in competizione a livello mondiale per essere leader nel settore dei veicoli a emissioni zero, ma le norme europee deboli potrebbero farli rimanere indietro”. I veicoli pesanti giocano un ruolo di primo piano nelle emissioni di CO2 dei trasporti e, se fossero un Paese, sarebbero il quarto produttore di emissioni nocive al mondo.
In Europa, il Parlamento europeo e i governi nazionali stanno discutendo la proposta di un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 45 per cento per i nuovi autocarri nel 2030 e di un obiettivo del 90 per cento nel 2040. Tuttavia, per l’associazione Transport & environment la proposta per il 2030 è in ritardo rispetto ai piani dei produttori di autocarri e dovrebbe essere aumentata a 65 per cento. L’esempio della California potrebbe accelerare i tempi e ridurre i camion inquinanti su strada anche in Europa.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Marco Biffoni è commercial&business development director Alstom Italia, la società che introdurrà in Valcamonica il primo treno a idrogeno d’Italia. Con lui abbiamo fatto un punto su presente e futuro del trasporto ferroviario.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.
Un anno dopo l’introduzione della Ulez, l’enorme Ztl a traffico limitato, Londra centra gli obiettivi. “Camminare previene l’obesità” spiega l’esperta Cristina Xiao.