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Calma e vitalità con il qi gong
Il Qi pervade qualsiasi cosa, l’intero universo, ogni montagna, ogni albero e, anche gli esseri umani e sta alla base di qualsiasi processo vitale:
Il tai chi qi gong consiste in una serie di movimenti elaborati in millenni di pratica dai cultori del taoismo. Chi entra in contatto con questa disciplina morbida del
movimento può sentire come il suo corpo venga pervaso da un
senso di vitalità e, allo stesso tempo, di calma, di
rilassatezza, di voglia di fare e di gioia.
Il qi gong non risolve certo ogni problema di salute, ma aumenta
la
forza interiore necessarie per affrontare la vita con
maggiore
consapevolezza, potenziando la creatività e la
capacità di
autoguarigione dell’individuo.
Sono gli esercizi che operano effetti sorprendentemente profondi:
la combinazione di
respirazione, movimento e
concentrazione mentale risveglia l’energia,
la forza della persona, che nella medicina cinese è chiamata
Qi.
Il Qi pervade qualsiasi cosa, l’intero universo, ogni
montagna, ogni albero e, naturalmente, anche gli esseri umani e sta
alla base di qualsiasi processo vitale: la vita nasce quando il
Qi si concentra e prende forma, cessa quando il
Qi si dissolve.
Il Qi di ogni individuo interagisce continuamente con il
Qi dell’aria, dell’ambiente e degli altri individui. Esso
viene considerato sia come energia, sia come una sorta di materia
primordiale; infatti, la filosofia cinese vuole che energia e
materia sia inscindibili tra loro.
Nel qi gong diventa possibile praticare la percezione,
l’armonizzazione e il potenziamento del Qi grazie a
posizioni e movimenti equilibrati, associati alla concentrazione e
alla respirazione profonda e naturale. Le tensioni, gli
atteggiamenti scorretti, l’inquietudine interiore e anche altri
squilibri fisici o psichici che impediscono la circolazione del
Qi, con la pratica regolare del qi gong si regolano in
senso positivo.
Le ragioni teoriche che stanno alla base del qi gong sono da
ricercare nel concetto elementare delle due forze polari che si
influenzano a vicenda e si completano reciprocamente formando un
tutto unico:
yin e yang.
La vita è determinata dall’interazione dinamica di queste
due forze.
Dopo l’attività segue il riposo, dal riposo nasce
l’attività. Dopo una fase di apertura, di interscambio con
gli altri, si fa più forte il desiderio di raccoglimento. Se
manca l’alternanza fisiologica di riposo e movimento, di apertura e
chiusura o sussiste in generale uno squilibrio fra yin e yang,
possono insorgere malattie.
Questo gioco di forze può essere percepito fisicamente
nel qi gong.
Se si esegue un movimento ascendente, si sente già
interiormente una tendenza a scendere; ogni volta che si compie un
movimento di espansione, si avverte dentro una concentrazione di
energia. In ogni esercizio di qi gong esiste la ricerca e il culto
del riposo nel movimento e del movimento nel riposo.
La regola fondamentale del qi gong: lasciare che il respiro fluisca
naturalmente; all’inizio non occorre fare niente di più che
continuare a percepirlo ogni volta e poi dimenticarlo di nuovo. Nel
qi gong, grazie alla combinazione di calma, portamento, movimenti
fluidi e immaginazione, la respirazione si fa automaticamente
più profonda.
La capacità di lasciar andare liberamente il respiro e
l’attenzione verso il proprio corpo sono un buon punto di partenza
per il qi gong, mentre per conoscere più da vicino gli
esercizi si può consultare il libro dal quale è stato
tratto questo articolo.
a cura di
Sonia Tarantola
Tratto dal libro: Micheline Schwarze, QI GONG. L’arte della
respirazione e del movimento che potenzia l’energia del corpo,
Edizioni Red
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