Le temperature impazzite hanno conseguenze anche sull’ecosistema marino: le sardine si sono rimpicciolite, ma anche vongole e seppie sono a rischio.
8 alimenti a rischio per colpa dei cambiamenti climatici
Otto alimenti, otto gusti che a causa dei cambiamenti climatici potrebbero presto sparire dalle nostre tavole.
Sembra che ogni giorno siano necessarie prove per mantenere alta l’attenzione sul tema dei cambiamenti climatici. Come se i milioni di dati che abbiamo a disposizione non fossero sufficienti. Il dato di oggi è 8. Otto. Come il numero di alimenti destinati a sparire per effetto dell’innalzamento delle temperature, delle piogge sempre più sporadiche, ma sempre più violente, della siccità che stanno mettendo in serio pericolo le coltivazioni di cereali, caffè e miele. Solo per citarne alcune. La rivista americana Good ha deciso di creare una lista dei Most wanted foods&beverages, i cibi e le bevande che potrebbero presto diventare ricercatissimi sulle tavole di mezzo mondo.
Pane
Le ridotte scorte di pane sono già diventate un problema. La siccità in Russia, le alluvioni in Australia hanno fatto crescere abbondantemente i prezzi dei cereali. Per qualcuno tutto ciò è stato tra le cause dell’esplosione della primavera araba. Ma il peggio deve ancora arrivare. Secondo le previsioni il prezzo di un alimento base come il pane potrebbe crescere del 90 per cento entro il 2030.
Caffè
Alcune grandi compagnie americane hanno aumentato i prezzi del 25 per cento nell’ultimo anno. I cambiamenti climatici, infatti, stanno mettendo in serio pericolo le piantagioni che crescono in Brasile, Vietnam e alcune aree del continente africano, costringendo i contadini a spostarsi ad altitudini sempre più elevate. Il futuro potrebbe essere caratterizzato solo da qualità di caffè sempre più pregiato, ma sempre più costoso.
Cioccolato
Se l’aumento della temperatura arrivasse a tre gradi, i campi di cacao in Ghana e Costa d’Avorio si ridurrebbero all’osso causando problemi alle già fragili economie di questi paesi. Come per il caffè, il cacao non è destinato a sparire, ma le coltivazioni potrebbero concentrarsi solo su qualità pregiate, facendo salire i prezzi vertiginosamente.
Miele
I mutamenti del clima stanno causando una moria di api senza precedenti. Quindi anche la produzione di miele è in calo. Salvare le api, vuol dire salvare il 76 per cento della produzione alimentare mondiale.
Uva da vino
Una California più calda potrebbe causare un calo della produzione di uva da vino del 50 per cento entro il 2040. L’unica soluzione sembra quella di spostare la produzione in luoghi, tipicamente freddi, ma che ora hanno raggiunto un clima tipico della contea di Napa.
Arachidi
Per un certo periodo sembrava che le arachidi avessero beneficiato dell’aumento di CO2, ma in alcuni paesi dell’emisfero meridionale l’estate è stata troppo calda e secca anche per loro.
Bourbon
Il whiskey del Kentucky. Per definizione deve invecchiare nello stato americano per almeno un anno prima di raggiungere il sapore e il colore tipico. Ma un aumento della temperatura di tre gradi potrebbe rendere il processo di invecchiamento impossibile.
L’agave messicana
Da cui si ricava la tequila, potrebbe risentire indirettamente dei cambiamenti climatici. Stati Uniti e Unione europea stanno spingendo il governo messicano ad aumentare la coltivazione di granoturco per la produzione di biocarburanti. Sareste disposti a rinunciare anche solo a una di queste meraviglie? Sareste disposti a rinunciare a diverse sfumature del gusto per… per cosa? Per l’inerzia di pochi, per l’incapacità di chi decide, di trovare un accordo per salvare il nostro pianeta.
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