Secondo uno studio, in Indonesia la frammentazione delle rocce provocata dalla siccità sta mettendo a rischio le pitture rupestri più antiche al mondo.
I cambiamenti climatici stanno distruggendo le pitture rupestri rinvenute nel complesso di Carso Maros-Pangkep, nell’isola di Sulawesi, in Indonesia. Tra queste ci sono le figure di antilopi e di bisonti e quella che sembra essere tra le più antiche scene di caccia mai dipinte dall’uomo. A rivelarlo è un nuovo studio pubblicato nella rivista Nature, che ha evidenziato come negli ultimi decenni questi dipinti stiano drasticamente svanendo a causa della frammentazione delle rocce provocata dalla siccità.
Cosa dice lo studio sulle pitture rupestri
La squadra di scienziati della Griffith University ha analizzato frammenti di roccia raccolti da undici siti di grotte a Maros-Pangkep, riscontrando alti livelli di zolfo nella roccia in tutti i luoghi considerati, e in alcuni siti anche accumuli di solfato di calcio e sali di cloruro di sodio. Tutte condizioni che hanno danneggiato i dipinti del Paleolitico, che si stima siano stati realizzati tra 20 e 45mila anni fa.
Secondo i ricercatori, ad aggravare il quadro è stata la crescente frequenza di episodi di siccità dovuta ai cambiamenti climatici, che potrebbe aver favorito le condizioni ideali per accelerare il degrado delle pitture rupestri. Alla crisi climatica e alle sue conseguenze si va ad aggiungere anche la richiesta sempre maggiore di rocce calcaree che sta andando a minacciare siti storici come quelli del Maros-Pangkep.
Le parole dei ricercatori
Gli alti livelli di zolfo nella roccia insieme agli accumuli di solfato di calcio e ai sali di cloruro di sodio sono un grave problema per la conservazione delle pitture murali. “Quando l’acqua scorre attraverso o sopra la pietra – spiega Jillian Huntley della Griffith University – raccoglie i detriti, poi il liquido evapora e rilascia i sali. I cristalli si espandono e si contraggono a causa delle variazioni di temperatura e umidità, esercitando una pressione meccanica sulla roccia che può sfaldarsi e frammentarsi, danneggiando così le arti rupestri al di sopra di essa”. Una situazione che sembra inarrestabile, se non si riusciranno a contenere gli effetti dei cambiamenti climatici, diminuendo le emissioni di gas ad effetto serra e limitando di conseguenza la crescita della temperatura media globale.
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