Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
Cambridge, la cittadina inglese sta dicendo addio alle auto
Un centro cittadino rinato, un solo accesso per entrare, uno per uscire. E quasi metà degli spostamenti avvengono in bici.
Lo documenta bene un video realizzato da Clarence Eckerson e pubblicato su Streetfilms. In quasi una decina di anni la cittadina di Cambridge, a circa un’ora di treno da Londra, è diventata la città delle bici.
Qui, secondo i dati ufficiali, circa il 22 per cento dei residenti si sposta in bicicletta, ma c’è chi scommette che quasi una persona su due scelga esclusivamente la bici per gli spostamenti quotidiani.
Un cambiamento non repentino, piuttosto una piccola rivoluzione partita più di dieci anni fa. Oggi il centro cittadino è pedonale e ciclabile, mentre per accedere alla città via quattro ruote c’è una sola via a disposizione. Qui, tramite dei dissuasori mobili,possono entrare esclusivamente bus e taxi o auto con permessi speciali. Senza permesso il dissuasore non si abbassa e si è costretti a fare marcia indietro. Come a dire “di qui non si passa”.
Da tempo inoltre è iniziata la conversione dei limiti di velocità nelle strade cittadine ai 20 miglia orari (circa 30 km/h), grazie alla campagna “20’s in plenty for us”, che mira appunto a trasformare i centri città in luoghi dalla mobilità lenta, pensata per bici e pedoni.
La bici piace, la bici funziona. Lo dimostrano i numeri registrati e resi noti dall’Ufficio nazionale delle statiche: +70 per cento di produzione e vendite di biciclette solo nell’anno 2013-2014. Un vero e proprio boom.
A dimostrazione del successo dell’iniziativa il centro cittadino sembra rinato. Maggiore afflusso di persone, maggiore qualità dell’aria e della vita e delle attività economiche. Cambridge ha deciso, coraggiosamente, di bandire le auto gradualemnte. L’esperimento sta avendo un enorme successo e ha allineato la cittadina ad altre città europee come Amsterdam e Copenaghen, o la stessa Londra.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.