In Camerun il vaccino contro la malaria è diventato realtà

Il Camerun è il primo paese a introdurre il vaccino contro la malaria in un piano standard di immunizzazione nazionale: serviranno 4 dosi.

  • Il Camerun è il primo paese a introdurre il vaccino contro la malaria in un piano standard di immunizzazione nazionale.
  • Il progetto pilota portato avanti dall’Organizzazione mondiale per la Sanità in Kenya, Ghana, e Malawi negli anni scorsi ha portato una riduzione della mortalità del 13 per cento.
  • Il 94 per cento dei casi di malaria nel mondo, nel 2022, si sono registrati in Africa.

 Il Camerun è il primo Paese africano a inserire il vaccino contro la malaria, chiamato, RTS,S nei suoi servizi nazionali standard di immunizzazione, andando di fatto anche oltre ai risultati ottenuti dal programma pilota di vaccino contro la malaria condotto in Ghana, Kenya e Malawi. L’introduzione avviene nell’ambito dell’intensificazione degli sforzi per aumentare la vaccinazione contro la malattia nelle aree ad alto rischio dell’Africa. Il vaccino contro la malaria, dal 22 gennaio, viene distribuito in 42 distretti sanitari nelle 10 regioni del paese in strutture sanitarie pubbliche e private. Il lancio avviene dopo che il Camerun ha ricevuto 331.200 dosi di vaccino nel novembre 2023. Altre dosi sono previste nelle prossime settimane.

“Il vaccino è uno strumento aggiuntivo per il controllo della malaria. È stato scelto dal Paese in base alla sua prequalificazione, garantendo qualità, efficacia e sicurezza garantite per l’inclusione nel programma di vaccinazione”, ha affermato il dottor Shalom Ndoula, segretario permanente del Programma ampliato di immunizzazione in Camerun. “Si rivolgerà specificamente a tutti i bambini di almeno sei mesi”.

Gli sforzi per arrivare una vaccino anti-malaria

In preparazione al lancio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e altri partner tra cui l’Alleanza globale per l’immunizzazione vaccinale, ente di cooperazione mondiale tra soggetti pubblici e privati, Unicef, l’Africa center for disease control and Prevention e la Clinton health access initiative hanno supportato le autorità sanitarie nazionali nel rafforzare le principali misure di introduzione dei vaccini.

Per un’efficace introduzione del vaccino, avvisa l’Oms, è essenziale che i paesi mettano in atto azioni che includano l’adozione della politica e delle linee guida nazionali sulla vaccinazione, l’integrazione del nuovo vaccino nel programma di consegna di altri vaccini e interventi sanitari, lo sviluppo di un piano operativo di lancio, e la formazione dei operatori sanitari. Saranno necessari investimenti in infrastrutture, capacità tecnica, stoccaggio dei vaccini, coinvolgimento della comunità e generazione della domanda, oltre che una supervisione formativa, monitoraggio e valutazione del processo per garantire una consegna di vaccini di qualità.

“Il lancio del vaccino contro la malaria segna un passo significativo nella prevenzione e nel controllo della malattia, in particolare nella protezione dei bambini da malattie gravi e dalla morte”, ha affermato il dottor Phanuel Habimana, rappresentante dell’Oms in Camerun. “Siamo impegnati a sostenere le autorità sanitarie nazionali per garantire un’implementazione efficace del vaccino contro la malaria insieme al potenziamento di altre misure di controllo della malaria”.

Il Camerun è tra gli 11 paesi più colpiti dalla malattia a livello globale: ha registrato più di 3 milioni di casi e oltre 3.800 decessi nel 2021. E ha fatto della lotta contro la malaria una delle priorità del suo piano nazionale di sviluppo sanitario. Con il sostegno dei partner internazionali, gli sforzi di controllo e prevenzione della malaria nel corso degli anni hanno contribuito a ridurre progressivamente il peso della malattia nel paese. “Ho scelto di vaccinare i miei gemelli perché ho visto quanto può essere dannosa la malaria”, ha detto Helene, i cui gemelli sono stati i primi a ricevere il vaccino contro la malaria secondo la testimonianza diretta raccolta proprio dall’Oms. “Mi impegno a garantire che i miei figli ricevano tutte e quattro le dosi del vaccino e prenderò altre misure, come assicurarmi che dormano sotto le zanzariere”.

Il progetto pilota in Ghana, Kenya e Malawi

Dal 2019, Ghana, Kenya e Malawi somministrano il vaccino RTS,S in un programma di quattro dosi a bambini a partire da circa 5 mesi di età in distretti selezionati come parte del programma pilota, noto come Malaria vaccine implementation program. Più di 2 milioni di bambini sono stati raggiunti dal vaccino contro la malaria nei tre paesi africani, con oltre 8 milioni di dosi somministrate, con un conseguente calo del 13 per cento della mortalità per tutte le cause nei bambini in età idonea a ricevere il vaccino, e un sostanziale riduzione dei casi gravi di malaria e dei ricoveri ospedalieri.

Nove paesi africani sono pronti a lanciare il vaccino contro la malaria quest’anno. Oltre al Camerun, anche il Benin, il Burkina Faso e la Liberia hanno ricevuto il vaccino e stanno finalizzando i piani di distribuzione del vaccino, insieme alle organizzazioni internazioni preposte. Il continente africano  rappresenta circa il 94 per cento dei casi di malaria globali e il 95 per cento dei decessi correlati nel 2022, secondo l’Oms, sui 249 milioni di casi di malaria registrati a livello globale, che hanno portato a 608mila decessi. Di questi decessi, il 77 per cento erano bambini sotto i 5 anni.

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