
Per anni Chevron ha inquinato e alterato la costa vicino a New Orleans, negli Stati Uniti, andandosene senza bonificare
La Lipu lancia una campagna (e un video) contro la caccia dei migratori. Per difenderli e proteggerli durante il loro grande viaggio.
Fenomeno ancora diffusissimo. Soprattutto da noi, in Grecia e in Spagna. Aree che, tra l’altro, affacciandosi sul Mediterraneo sono per i migratori gli ultimi trampolini di lancio prima del lungo viaggio. Trampolini che spesso si trasformano in trappole, proprio poco prima di partire. Si tratta di caccia illegale, bracconaggio, perché gli uccelli selvatici migratori sono protetti dalla Direttiva Uccelli.
Secondo la Lipu (Lega italiana protezione uccelli), solo in Italia si stima vengano uccisi illegalmente 300.000 uccelli ogni anno. Uccelli che spesso cadono vittime delle 18.000 trappole che ogni anno l’associazione in concerto con le forze dell’ordine scova e rimuove.
Si tratta di tordi, tortore selvatiche, cardellini e molte altre specie rare e protette, spesso dotate di affascinanti doti canore. La Spagna è una delle nazioni più attive nel bracconaggio. Secondo quanto riporta la Lega, nelle regioni del sud del Paese, si uccidono fino a 1,5 milioni di uccelli in poco più di un mese.
La maggior parte dei bracconieri sono persone locali che seguono una ‘tradizione’, che fornisce piccoli redditi e che dunque è talvolta favorita anche dalla mancanza di opportunità occupazionali. Essendo pratiche profondamente radicate nel territorio e legate, la Lipu ha allora deciso di organizzare eventi e workshop anche con le associazioni venatorie, in modo da sensibilizzare la popolazione e i giovanissimi sull’importanza della conservazione e protezione di queste specie. Lo scopo è uno solo. Fermare la caccia indiscriminata.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Per anni Chevron ha inquinato e alterato la costa vicino a New Orleans, negli Stati Uniti, andandosene senza bonificare
Donald Trump ritiene che abbattendo le foreste si possano limitare gli incendi e produrre più legname. Gli esperti gli danno torto.
In un nuovo decreto previsti limiti più stringenti per queste molecole chimiche eterne, ma ancora superiori a quelle indicate dalle agenzie ambientali.
Trovato un accordo sul testo del trattato di pace con Baku, che non è ancora stato firmato e presuppone grosse concessioni da parte di Erevan. Intanto il parlamento approva un disegno di legge per la richiesta di adesione all’Ue.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Il premio Wood Architecture Prize by Klimahouse ha rappresentato anche un modo per celebrare la Giornata internazionale delle foreste.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.