I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Canapa per uso alimentare, proprietà e come si utilizza in cucina
La canapa si utilizza anche in cucina consumandone i semi, veri e propri integratori naturali da cui si ricava anche una farina priva di glutine e un olio.
- La canapa è considerata una coltivazione sostenibile perché la pianta richiede poco acqua e assorbe grandi quantità di CO2.
- Della pianta si utilizzano numerose componenti in diversi settori, da quello alimentare a quello edile.
- Della canapa si possono consumare i semi, ricchissimi di proprietà e da cui si ottengono anche farina e olio.
Una volta superati i tabù che la riguardano, la canapa si rivela una pianta dalle mille virtù e dai mille usi. Si utilizza per la produzione di tessuti e carta, trova impiego in campo cosmetico, nella bioedilizia e nella formulazione di bioplastiche e biocombustibili, mentre i suoi semi, insieme all’olio e alla farina che se ne ricavano, si possono consumare a scopo alimentare traendo benefici dalle loro proprietà.
Canapa, una coltivazione sostenibile
Spesso si parla della canapa come la pianta del futuro che può salvare il Pianeta. Appartenente alla famiglia delle Cannabinacee, si sviluppa rapidamente e in modo abbondante arricchendo la struttura dei terreni dove cresce. Ha una funzione di fitoestrattore del suolo che consente di smaltire le sostanze inquinanti presenti nel terreno ed è in grado di assorbire grandi quantità di CO2. Non necessita di molta acqua per crescere e si rivela una pianta resistente alle malattie e parassiti evitando l’impiego di pesticidi.
I semi sono integratori naturali
Dalla cannabis sativa, che si può coltivare legalmente anche in Italia limitandosi alle varietà ammesse che hanno un contenuto molto basso di cannabinoidi (Thc), si ricavano dei semi commestibili che per le loro proprietà benefiche sono considerati degli integratori naturali.
I semi di canapa sono ricchi di acidi grassi omega 3 e 6 che aiutano a contrastare l’arteriosclerosi, i disturbi cardiovascolari, colesterolo e ipertensione. Per quanto riguarda le proteine, i semi di canapa sono alimenti proteici completi che, come pochi altri vegetali, contengono tutti gli aminoacidi essenziali. Nei semi di canapa si riconosce, inoltre, un buon contenuto di vitamina E e di minerali come ferro, calcio, manganese e fosforo.
I semi di canapa si possono consumare integrali o decorticati – nel primo caso sono più ricchi di fibre – e sono ideali per arricchire un’insalata, una zuppa, un frullato, uno yogurt, pesti e creme. I semi sono utilizzati anche per una preparazione simile al tofu in alternativa alla soia.
Dai semi, una farina senza glutine e un olio contro le infiammazioni
Dalla macinatura dei semi di canapa si ricava una farina naturalmente priva di glutine – e per questo adatta nelle diete di intolleranti e celiaci – che si può utilizzare per preparare pane e altri lievitati, pasta, torte e biscotti.
Dai semi di canapa si può estrarre anche un olio da consumare preferibilmente crudo, che mantiene le proprietà dei semi ed è quindi molto ricco di omega 3 e 6 in un rapporto 3:1 – tre parti di omega 3 per ogni parte di omega 6 – considerato ottimale per le funzioni metaboliche, oltre che di vitamina E. L’olio ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e immunostimolanti: riduce la pressione arteriosa e favorisce il colesterolo buono, aiuta a contrasta il diabete, favorisce la salute degli occhi, allevia i sintomi delle sindromi ginecologiche, combatte la depressione.
Ha un sentore che ricorda la nocciola e si può utilizzare su insalate, zuppe, vellutate e per la preparazione di sughi e salse.
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