L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Il Pianeta delle donne: candidature aperte per il premio Terre de Femmes
Ogni giorno in tutto il mondo ci sono migliaia di donne che lavorano per il bene del Pianeta e per preservare il legame che ci unisce alla natura. Si occupano, per esempio, di agroecologia, di riforestazione, di bio-costruzioni, di gestione dell’acqua, o ancora di lotta allo spreco alimentare, di turismo ecologico e inclusione sociale. Sentono
Ogni giorno in tutto il mondo ci sono migliaia di donne che lavorano per il bene del Pianeta e per preservare il legame che ci unisce alla natura. Si occupano, per esempio, di agroecologia, di riforestazione, di bio-costruzioni, di gestione dell’acqua, o ancora di lotta allo spreco alimentare, di turismo ecologico e inclusione sociale. Sentono quest’impegno come una missione e, si sa, quando le donne hanno a cuore qualcosa, nessuno le può fermare. Dal 2001 la fondazione Yves Rocher, sostenuta dal marchio di cosmetica Yves Rocher, supporta queste donne e lo fa con il premio Terre de Femmes, approdato nel 2016 anche in Italia.
Premio Terre de Femmes, candidature aperte in Italia
Quest’anno, per la quinta edizione italiana del premio Terre de Femmes, le candidature sono aperte fino al 15 settembre: può partecipare qualsiasi donna maggiorenne italiana e, in questo 2020 reso così particolare e difficile dall’emergenza coronavirus, si possono candidare anche le vincitrici delle precedenti edizioni.
Il regolamento del premio e le istruzioni per partecipare sono sul sito www.yves-rocher.it/terre-de-femmes: per candidarsi occorre scaricare e compilare una scheda di partecipazione quindi inviare la documentazione a [email protected]. Allo scadere del termine (15 settembre) per la presentazione delle candidature, una giuria selezionerà i migliori tre progetti che riceveranno così delle sovvenzioni.
L’annuncio delle premiate avverrà durante una cerimonia nazionale a Milano il prossimo inverno: la prima vincitrice riceverà 10mila euro, la seconda 5mila, la terza 3mila. La prima classificata avrà inoltre la possibilità di volare a Parigi tra marzo e giugno 2021, per partecipare alla cerimonia internazionale e concorrere al Gran premio Terre de Femmes per vincere un ulteriore premio di 10mila euro, ma anche per aggiudicarsi la Menzione speciale della giuria con un contributo di 2.500 euro. Sarà possibile candidarsi anche al Premio internazionale Terre de Femmes che dal 2019 celebra progetti inerenti a una tematica che viene ridefinita ogni anno e che per il 2020 è I semi: guardiani del nostro patrimonio nutritivo e di biodiversità. Il tema è dedicato a tutti quei progetti che hanno l’obiettivo di promuovere l’importanza della coltivazione dei semi e della loro riproduzione per preservare il patrimonio alimentare e salvaguardare la biodiversità.
Storie che trascinano: Martina e le lumache giganti
Le 430 donne premiate finora in 19 anni e in 50 paesi sono la dimostrazione che è possibile creare una comunità che lavora giorno dopo giorno per cambiare concretamente il mondo. Ma ancora più dei numeri, a trascinare sono le singole storie che il premio raccoglie, valorizza e sostiene. Storie che suscitano ammirazione e stupore. Come quella di Martina Panisi, vincitrice italiana del premio Terre de Femmes 2019 con il progetto Forest Giants. Occhi azzurri e riccioli biondi, Martina ha 26 anni ed è una biologa ambientalista che ha dedicato gli ultimi tre anni della sua vita a difendere l’esistenza della lumaca gigante d’Obò, autoctona della nazione di Sao Tomè e Principe, in Africa Centrale. Con un progetto di ricerca supportato dall’Università di Lisbona, è volata nel Continente Nero, ha scovato una colonia di lumache giganti, una specie in estinzione ma fondamentale per la riforestazione in quel territorio e, con l’aiuto di diversi contributi, tra cui quelli del premio Terre de Femmes, ha iniziato a lavorare per la loro salvaguardia, facendo formazione agli abitanti dell’isola, soprattutto ai bambini delle scuole, e aprendo un centro per la conservazione della specie.
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