Il gatto deve essere accompagnato con intelligenza verso il fine vita. Ma basta poco per rendere la sua terza età più agevole e accettabile.
Come capire se il cane che non mangia è viziato con i consigli della nutrizionista
Il cane con poco appetito, ma in ottima forma, spesso nasconde solo un bisogno di attenzioni in più. O è stanco della sua solita pappa. I rimedi e i consigli dell’esperta per superare il problema.
Il nostro amato cane va vicino alla ciotola, osserva il contenuto disgustato, poi si scosta con le orecchie basse. Per noi è il panico. Non sta bene? Avrà una colica improvvisa? Sta covando una malattia gravissima? Solitamente l’inappetenza non legata ad altre sintomatologie (abbattimento, febbre, astenia, vomito, diarrea, evidente stato di prostrazione) identifica il più delle volte il classico comportamento del cane viziato sotto il versante alimentare. E la ciotola del cibo è lo strumento per attirare la nostra attenzione.
Abbiamo parlato di questo atteggiamento con la dottoressa Barbara Tonini, medico veterinario nutrizionista: “Un proprietario attento e premuroso è normale che si preoccupi vedendo il proprio cane mangiare molto poco, o ancora peggio rifiutare il suo solito cibo. Per questo si provano a mettere in atto le più classiche strategie fai-da-te. Cibo dalle mani seduti per terra come se si dovessero imboccare (magari con una vocina dolce e persuasiva), l’aggiunta di alimenti molto (troppo) appetibili, numerosi fuoripasto ricchi di grassi e aromatizzanti. La prima cosa da fare, in realtà, è comprendere se il rifiuto del cibo avviene per una patologia o se sta bene, ma vorrebbe mangiare altro e sta solo facendo i capricci”.
Il cane viziato fa i capricci e diventa “inappetente”
Solitamente il cane che non mangia – o che fa i capricci di fronte alla ciotola – ha questo comportamento praticamente da sempre. Basta poco per innescare il problema: una cagnolina in calore – o il calore nella cagnetta – un cambio di abitudini alimentari, uno stress improvviso.
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“Per prima cosa si può verificare lo stato di salute del nostro amico a quattro zampe offrendogli qualcosa di appetitoso – tipo una scatoletta di cibo umido per gatti, decisamente più appetibile per i cani anche dal punto di vista olfattivo – o della carne fresca o del pollo. Se mangerà questi cibi senza problemi, allora saremo di fronte a un capriccio che nulla ha a che vedere con lo stato di salute”, spiega Barbara Tonini.
Appurato ciò, com’è possibile far fronte ai problemi del cane “viziato” dal punto di vista alimentare? “Una buona regola – aggiunge l’esperta – è quella di non somministrare mai al cane inappetente snack o fuoripasto che lo possono saziare, facendolo arrivare all’ora del pasto con lo stomaco pieno, e quindi con scarso appetito”.
Questo vale soprattutto per i cani di piccola taglia, spesso portati a mendicare il cibo dei proprietari, snobbando la ciotola quotidiana. “È importante instaurare una routine – spiega Barbara Tonini – facendo mangiare il nostro amico a orari fissi (mattino e sera) e lasciando la ciotola a disposizione per una ventina di minuti al massimo”.
Un buon consiglio per i proprietari ansiosi: non restate vicino al vostro cane con faccia afflitta controllando ogni singolo boccone, servirà solo a comunicare ansia al quattrozampe e ad aumentare la sua soddisfazione vedendo la vostra attenzione concentrata su di lui. Un cane inappetente è spesso solo un cane in cerca di coccole.
“Se il cibo non viene consumato – ammonisce Tonini – dovrà essere ripresentato dopo qualche ora nella stessa versione, senza l’aggiunta di niente che possa solleticare l’appetito”.
Dieta casalinga quando proprio la crocchetta non va
Spesso il cucciolo che mangiava con appetito il cibo secco a una certa età – spesso dopo aver “assaggiato” bocconcini diversi e molto più appetibili dalla tavola di casa – inizia a rifiutare le crocchette. Un buon trucchetto può essere quello di aggiungere – come appetizzante – un po’ di cibo umido nella ciotola per solleticarne l’appetito.
“Ci sono cani che si ‘stufano’ in fretta del solito cibo – dice Barbara Tonini – e amano cambiare gusti e consistenza della pappa. Un altro trucco, spesso vincente, è quello di condire i croccantini con un po’ di brodo caldo”. Ma se il piccolo viziato continua nel suo rifiuto a oltranza? “Si può provare con l’introduzione della dieta casalinga – spiega l’esperta – che, con i suoi sapori certamente più appetibili, porta spesso il quattrozampe inappetente a un diverso approccio con il cibo. Ma mai improvvisarsi nutrizionisti. Una dieta casalinga deve contenere tutti i principi nutritivi che permettano al cane di stare bene e dosi e ingredienti vanno scelti sulla base della taglia, dell’età, del tipo di vita e dell’indole del quattrozampe”.
Una visita al veterinario curante, in questi casi, è obbligatoria. “Il vantaggio della dieta casalinga – conclude Barbara Tonini – sta nel potere variare gli alimenti in modo da stimolare con odori e gusti nuovi l’appetito anche dei cani più difficili. Questo non vuol dire che è possibile somministrare solo gli alimenti che il nostro cane gradisce maggiormente, ma partendo da questi ingredienti si potrà anche inserire (adeguatamente mischiati) altri alimenti essenziali e benefici per la salute del nostro quattrozampe”.
Un ultimo consiglio: spesso l’eccessiva sedentarietà non stimola l’appetito. Una bella passeggiata o un po’ di attività fisica all’aria aperta risolvono, spesso, molte inappetenze periodiche. Perché, per il nostro amico cane, le uscite quotidiane e una bella corsa in campagna o nelle “aree cani” sono davvero indispensabili per il suo benessere.
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