Il cairn terrier è un cane dalle antiche origini. Originario delle impervie terre scozzesi è ormai famoso in tutto il mondo per la sua allegria e vivacità.
Bovaro del bernese, il gigante buono che arriva dalle montagne
Cane di grande mole e ottima indole, il bovaro del bernese, che ovviamente viene dalla Svizzera, ha conquistato una grande popolarità negli ultimi anni.
Cane di grande mole, il bovaro del bernese appartiene alla categoria dei bovari originari delle montagne svizzere e delle Prealpi Bernesi. La storia di questa antica razza montanara vuole il bovaro adibito come “cane da traino” per i carretti che portavano il latte nei paesi di montagna in virtù della sua forza straordinaria e della sua estrema resistenza al freddo e alle intemperie.
Ma il cane era anche un difensore tenace di fattorie e case di campagna e un attento guardiano di mandrie e armenti. Il bovaro ha origini antiche: un suo probabile antenato viene raffigurato addirittura in vasi dell’epoca romana ed etrusca. L’allevamento di questo grande cane inizia nel 1907, a Burgdorf, in occasione di una mostra cinofila durante la quale i contadini della regione riuscirono a presentare ben 107 soggetti. Sembra che nel bovaro siano presenti sia il san bernardo, sia il moderno rottweiler. Per certo si sa che negli anni Quaranta sono stati documentati incroci con dei terranova per meglio stabilizzare lo standard di razza.
Un cane da lavoro, ma anche un ottimo compagno per la vita di ogni giorno
Il bovaro è un grande compagno di vita: attento, fedele, giocoso e protettivo nei confronti dei bambini, mai inutilmente aggressivo nonostante la grande mole. “Si tratta di un cane molto forte e resistente. Il suo carattere è amichevole e curioso, anche se a volte un po’ diffidente. Una buona dose di coraggio gli permettono anche di essere un perfetto vigilante, non diventando però mai pericoloso. Possedere un bovaro del bernese è come avere a disposizione un amico fedele e un compagno perfetto in ogni occasione”, spiega Elena Sparaventi che alleva bovari del bernese da anni.
Ovviamente l’aspetto dell’antico bernese era alquanto differente da quello del cane che conosciamo oggi e sicuramente meno accattivante dal punto di vista estetico e un po’ più “duro” dal punto di vista caratteriale, sebbene il professore Albert Heim, già all’inizio dell’allevamento lo descrisse in questo modo: “A me pare che per l’ integrale armonia delle forme e dello splendido mantello il bovaro del bernese sia il cane più bello in assoluto. Altre razze sono interessanti e belle in virtù di tratti particolari, il bovaro del bernese mi sembra bello per la sua normalità. E secondo me nessun cane si avvicina maggiormente al Canis domesticus”.
“Il bernese odierno – continua Sparaventi – ha conquistato moltissimi cinofili e anche di chi di cani ne sa poco proprio grazie all’aspetto esteriore da affidabile orsacchiotto domestico. Basta conoscerlo meglio, poi, e convince anche con il suo carattere e la sua indole amabile e affidabile”. Cane di varie attitudini, il bovaro del bernese si adatta alla vita di appartamento, a patto che gli vengano concesse corse e lunghe passeggiate. “Anzi – spiega Roberta Grancini del centro cinofilo Asd Amici di Gedeone, che da anni affianca la sua vita a quella dei bovari – vivere con la famiglia che lo ha scelto è una sua attitudine precisa. In principio, infatti, questi grandi cani conducevano la loro esistenza nelle fattorie svizzere, affiancando i proprietari in ogni momento del giorno e dell’attività lavorativa, e rimanendo in casa accanto al focolare nelle lunghe serate invernali”. Il bovaro è un cane adattabile e senza particolari problemi caratteriali o di addestramento. Come ogni cane da pastore ama il suo gregge a due e a quattro zampe dedicandogli tutto l’affetto e la dedizione con cui si è reso famoso nei secoli.
Il bovaro del bernese: la salute e le cure
Purtroppo il bovaro del bernese non ha una lunga aspettativa di vita. Questi grandi cani arrivano generalmente fino agli otto anni, anche se le ultime conoscenze veterinarie, la migliore alimentazione e la cura di proprietari attenti e scrupolosi possono garantire un arco di vita più lungo. Aggiunge Roberta Grancini: “ I bovari, come molti cani di grande mole, sono soggetti a displasia dell’anca. Chi sceglie uno di questi giganti come amico farà bene a controllare che genitori e nonni siano testati per la displasia dell’anca (si evince dal pedigree dei parenti fornito dall’allevatore o controllabile sul sito dell’Enci, ndr).
Attenzione, quindi, ai primi mesi di vita del cucciolo e alla dieta quotidiana che dovrà contenere i nutrienti necessari per un buon sviluppo delle articolazioni. Anche la torsione dello stomaco è da tenere controllata: dividere il pasto in due o tre somministrazioni quotidiane ed evitare moto e lunghe passeggiate dopo i pasti possono già costituire un inizio di prevenzione”. I bovari del bernese sono spesso soggetti alla malattia di Von Willebrand e ai tumori. Proprio per questo è bene sottoporre annualmente il bovaro a un check up veterinario per un’attenta prevenzione di queste patologie.
“Per tutto il resto – conclude Roberta Grancini – prendersi cura del bovaro non è cosa difficile. La sua pazienza e la sua dedizione ne fanno un cane docile e facilmente accudibile”. Come regola finale per il benessere del grande cane svizzero, ricordiamo che una buona spazzolata a giorni alterni servirà a evitare nodi e aggrovigliamenti del suo bel mantello, in grado di proteggere il cane sia dai rigori dell’inverno che dalla calura dell’estate.
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