Legambiente ha pubblicato la nuova edizione dell’indagine Animali in città.
In Italia i cani randagi sono tra i 200 e i 350mila. Quelli vaganti sono fra i 400 e i 700mila.
Solo nel 2022, 71mila cani sono stati abbandonati.
Prima per avere compagnia durante il lockdown e poi per la maggiore flessibilità concessa dallo smart working, sono sempre di più gli italiani che hanno accolto in casa un amico a quattro zampe. Stando ai dati Eurispes, il 37,7 per cento dei nostri connazionali maggiorenni ha un animale domestico che, nel 44,7 per cento dei casi, è un cane. Questi numeri, però, raccontano soltanto una parte della storia. Legambiente, con la sua indagine Animali in città, fa luce anche su ciò che spesso passa inosservato. Cioè i circa due milioni di cani “fantasma”, non registrati all’anagrafe canina. 71mila quelli che sono stati abbandonati dai loro padroni.
Quanti sono i cani randagi e vaganti in Italia
Spesso il termine “randagio” viene usato a sproposito, ma in realtà ha un significato ben preciso. Un randagio è un cane senza padrone; al contrario, un cane vagante un padrone ce l’ha, ma viene lasciato libero di allontanarsi da casa in autonomia. Il che può costituire un problema, perché può azzuffarsi con altri animali, entrare nelle proprietà private, rimanere vittima di incidenti stradali. Se non è sterilizzato, può riprodursi; se si perde e non ha un microchip, diventa un randagio a tutti gli effetti.
Secondo le stime di Legambiente, in Italia i cani randagi sono tra i 200 e i 350mila. Il numero di cani vaganti, invece, oscilla tra i 400 e i 700mila. Un problema che riguarda soprattutto il centro sud. Su venti regioni, infatti, due – Lazio e Campania – da sole ospiterebbero un numero di cani vaganti compreso tra 120 e 200mila.
In Italia ad oggi mancano all’appello dell’anagrafe canina almeno 2 milioni di #cani. 🐶
I dati del nostro report "Animali in città 2023" diffuso oggi #27luglio in occasione della giornata internazionale del cane randagiohttps://t.co/l5dKzdvzS2
Nonostante il tam tam mediatico, con le campagne di comunicazione che si susseguono estate dopo estate, la piaga dell’abbandono è ancora ben lontana dall’essere sconfitta. Anzi: tra il 2020 e il 2021, il numero di cani abbandonati dai loro padroni era aumentato di un vertiginoso 43 per cento. Un po’ per la crisi economica, un po’ perché – per molte persone – era venuta meno la possibilità, nata con il lockdown, di passare più tempo a casa a prendersene cura. Nel 2022 il dato segna una leggera flessione dell’1 per cento sull’anno precedente. I numeri riportati dalle amministrazioni comunali, però, restano altissimi: sono 71mila i cani abbandonati nell’arco di un solo anno.
È nata Zampylife, un’app dedicata al mondo dei nostri amici a quattro zampe ideata dal conduttore televisivo Edoardo Stoppa, “il fratello degli animali”.
I cani alla catena sono ancora una triste consuetudine in molte regioni italiane. E le leggi, anche se ci sono, sono spesso manchevoli o poco efficaci.
Il randagismo in Kosovo è un grande problema. Un aiuto inaspettato arriva dalle forze armate del nostro paese, impegnate in un progetto davvero meritorio.