Il 2 dicembre, i lavoratori della Volkswagen hanno iniziato una protesta contro la chiusura di tre stabilimenti. Il settore dell’auto in Europa è in crisi.
Car2X. Cos’è, come funziona e perché potrebbe rivoluzionare la sicurezza in auto
Gli esperti lo hanno già considerato una pietra miliare nelle tecnologie per la sicurezza in auto. Già disponibile, vediamo come funziona Car2X.
Un’auto ferma dietro a una curva. Una coda di macchine poche centinaia di metri davanti alla propria. Oppure un’ambulanza di cui si sente la sirena, ma non si riesce a capire da dove arrivi. Sono solo tre dei tantissimi pericoli che si possono presentare nella guida di tutti i giorni. Imprevisti, li abbiamo sempre definiti, e tali continuano a essere. Non per tutti, però. Sulla Volkswagen Golf 8, grazie alla funzione Traffic Hazard (sempre di serie, primo modello in Europa ad averlo), il sistema di bordo avvisa tempestivamente e in modo automatico il guidatore, tramite segnali acustici e visivi, sull’eventuale presenza di pericoli. Prima, ovviamente, che lo stesso possa percepire il pericolo con i propri occhi. Ma come fa? La base è la tecnologia Car2X. E adesso vediamo tutti i dettagli.
Car2X, un nuovo standard per rendere i veicoli connessi
Prima di tutto, bisogna chiarire un aspetto: il Traffic Hazard funziona nel raggio di 800 metri. È questa la “portata” del sistema (Wi-Fi p) che a sua volta va a formare la cosiddetta tecnologia Car2X (Car-to-Everything, quindi il veicolo è in grado di comunicare con altri veicoli e con l’infrastruttura).
Si tratta di uno standard ideale per la comunicazione locale tra veicoli e, molto importante, non sfrutta la rete dei telefoni cellulari. Ciò significa che anche dove non c’è copertura telefonica (il che spesso coincide con le strade più isolate, dove la probabilità di imprevisti è più elevata) la sicurezza è massima. Altro aspetto importante, anzi due: lo scambio di informazioni avviene in pochi millesimi di secondo e i dati generati non vengono registrati, a garanzia della privacy.
La sperimentazione è già partita a Wolfsburg, Germania
Dal punto di vista più strettamente funzionale, il sistema si attiva al di sopra degli 80 km/h (quando sistemi di frenata di emergenza come il City Emergency Braking invece si disattivano) ed è stato pensato per le strade extra-urbane e quelle a due carreggiate. Oltre a questo, in Volkswagen sono già al lavoro sulle evoluzioni del sistema, come spiega l’esperto di Volkswagen per la sicurezza, Thomas Biehle: “Nella prossima fase di sviluppo, il Car2X aumenterà la sicurezza in città per tutti gli utenti della strada. Stiamo lavorando su due degli incroci più grandi di Wolfsburg – città che ospita il quartiere generale del Gruppo Volkswagen – dove sono stati installati dei sensori permanenti in grado di registrare la posizione di pedoni e ciclisti con una precisione di centimetri e millisecondi, così da poter avvertire i guidatori in caso di situazioni critiche”.
ADAC sul Car2X: una pietra miliare nella sicurezza, come Abs e airbag
Che il Traffic Hazard porti un contributo fondamentale alla sicurezza lo certificano anche due enti molto prestigiosi come l’ADAC (Allgemeine Deutsche Automobil-Club, l’Automobile Club tedesco) e l’EuroNCAP (l’organizzazione indipendente che certifica la sicurezza delle nuove auto). Il primo ha ricreato una classica situazione: un’auto in panne a bordo strada, dietro a una curva. Grazie alla tecnologia Car2X, la nuova Golf ha avvisato il guidatore del potenziale impatto con 11 secondi di anticipo, mentre procedeva a 100 km/h e si trovava a 300 metri dal veicolo fermo. I test sono stati completati con successo e in tutti gli scenari l’auto ha avvisato il conducente in tempo utile. Ciò ha portato l’ADAC a definire il Car2X “una pietra miliare nelle tecnologie per la sicurezza”, al pari (niente meno) di sistemi che hanno rivoluzionato la sicurezza in auto, come l’Abs (il sistema antibloccaggio per i freni) e l’airbag.
Quanto ad EuroNCAP, dopo aver valutato le potenzialità del sistema, intende inserirlo all’interno del protocollo di valutazione nel prossimo futuro. In altre parole, le case auto che nei prossimi anni punteranno alle 5 Stelle nei crash test (il massimo riconoscimento rilasciato dall’ente certificatore), dovranno dotare le proprie auto di questo dispositivo.
Auto connesse, ecco come ridurranno il traffico
Non solo sicurezza, dunque. Grazie al Car2X, il traffico potrebbe diventare più fluido. “Se le auto sono in comunicazione con i semafori attraverso il Wi-Fi p, i conducenti possono adattare la loro velocità per scorrere attraverso gli incroci. A Wolfsburg è già stato attivato un progetto del genere e presto ne verrà lanciato un altro a Braunschweig”, ha spiegato Thomas Biehle.
Sistemi come il Car2X possono trovare anche altri impieghi. Uno riguarda lo sviluppo della guida automatizzata per il trasporto pesante, in via di sperimentazione in diversi Paesi, ottenuta connettendo uno all’altro i camion in lunghi convogli, in modo che il veicolo che precede possa avvisare gli altri di possibili pericoli, scongiurandone gli effetti. Anche per questo Volkswagen crede molto nelle potenzialità del Car2X, che per essere efficace deve diffondersi su vasta scala: per questo dopo l’ultima Golf, numerosi altri modelli del Gruppo adotteranno questa tecnologia.
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