Un documentario che racconta la vita attorno ad una grande quercia attraverso gli occhi dei suoi abitanti. Un film per tutti dal 25 gennaio al cinema.
Caravaggio, al cinema il docufilm sulla vita e l’opera dell’artista tormentato
Indagine storico-artistica e viaggio evocativo e metaforico insieme. Il trailer e la trama del film Caravaggio – l’anima e il sangue, che torna al cinema il 27 e 28 marzo con la voce di Manuel Agnelli degli Afterhours.
Un viaggio inedito nella vita, nell’opera e nella mente di Michelangelo Merisi da Caravaggio. Un’esperienza visiva dirompente, capace di affascinare non soltanto gli appassionati d’arte, ma chiunque desideri conoscere meglio uno dei più grandi e tormentati artisti della storia. Questo il biglietto da visita del film d’arte Caravaggio – l’anima e il sangue, prodotto da Sky con Magnitudo Film che è stato proiettato nelle sale il 19, il 20 e il 21 febbraio nelle 330 sale italiane aderenti. Il numero massimo raggiunto dal distributore Nexo Digital, che dal 2013 porta avanti con successo il ciclo cinematografico de La grande arte al cinema.
È stato un successo senza precedenti quello raggiunto dal film, che in soli tre giorni ha portato al cinema 130mila spettatori, totalizzando oltre 1 milione di euro d’incassi, diventando così il documentario sull’arte più visto al cinema in Italia. Un risultato che ha spinto Sky e Nexo Digital a proporre un bis di programmazione con altre due date, fissate per il 27 e 28 marzo (l’elenco delle sale lo trovate qui).
La trama di Caravaggio – l’anima e il sangue, un’indagine storica inedita
Il film si presenta come un’indagine storico-artistica sulla figura di Caravaggio, svelando molti aneddoti della sua rocambolesca vita, attraverso preziosi documenti inediti, come il certificato di battesimo, che ricolloca i natali del pittore a Milano e non a Caravaggio, come a lungo ritenuto. Il compito di tradurre e svelare la storia e i segreti celati dietro alle sue opere è affidato a esperti come il professor Claudio Strinati (storico dell’arte e profondo conoscitore di Caravaggio), la professoressa Mina Gregori (presidente della fondazione di studi di storia dell’arte Roberto Longhi) e la dottoressa Rossella Vodret (curatrice della mostra Dentro Caravaggio a Palazzo Reale di Milano).
Sulle orme di Caravaggio il film si sposta tra Milano, Firenze, Roma, Napoli, la Sicilia e Malta. Un viaggio alla ricerca di sé e della propria affermazione artistica e, insieme, un’eterna fuga dalle conseguenze delle proprie azioni. Come quando, nel 1606, fu costretto a scappare da Roma per sfuggire alla condanna di decapitazione inflittagli per aver ucciso Ranuccio Tomassoni durante una partita di pallacorda.
Il film mostra come l’ombra di questa sorte atroce iniziò a perseguitarlo, manifestandosi anche in molti dei suoi dipinti, come nel Davide con la testa di Golia (1607), in cui il volto del gigante è un autoritratto del pittore; o ne La decollazione di San Giovanni Battista (1608), il quadro più grande mai realizzato dall’artista e che mostra il momento in cui il santo viene brutalmente ucciso. Tuttora conservata nella Concattedrale di San Giovanni di La Valletta a Malta quest’’opera gli valse il riconoscimento della Croce di Malta, poi revocatogli in seguito a una diatriba con un Cavaliere d’ordine superiore. L’ennesima vicissitudine di un’esistenza insieme turbolenta e straordinaria.
Caravaggio, un excursus simbolico
In questo classico impianto documentaristico si innesta anche un altro livello narrativo nel film, affidato alle scene fotografiche interpretate da gente comune (come comuni erano i modelli delle opere di Caravaggio) e dalla forte valenza simbolica ed evocativa. Visioni metaforiche e silenziose che paiono come quadri in movimento, che visualizzano e personificano l’arte e il tormento umano del Merisi. A fare da filo conduttore la voce interiore del pittore stesso, affidata a quella di Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours e giudice di X Factor. Scelto per il suo timbro vocale struggente e malinconico e accostato al personaggio per la sua impronta multiforme, il cantante, presente alla conferenza stampa romana di presentazione del film, ha tenuto a precisare: “Eviterei di fare paragoni. Oggi molti artisti maledetti recitano un ruolo. Caravaggio era sincero, istintivo anche a rischio della vita.”
Una visione straordinaria grazie all’8K
Il film Caravaggio – l’anima e il sangue ha il grande merito di essere una delle prime produzioni italiane a sperimentare l’8K, e quindi a essere stato girato con l’ultra risoluzione di 7680×4320 pixel. Un dettaglio di non poco conto per una pellicola che porta lo spettatore a immergersi completamente nelle opere di Merisi e a coglierne il celebre uso scenografico della luce. Una visione unica, che consente di avvicinarsi come mai sarebbe consentito alle 40 tele mostrate nel film e delle quali è possibile scorgere ciò che a occhio nudo risulterebbe addirittura impercettibile.
Comodamente seduti al cinema è così possibile ammirare in tutta la loro bellezza opere come Canestra di frutta, Ragazzo morso da un ramarro, Bacchino malato, Vocazione di San Matteo, Giuditta e Oloferne, Scudo con la testa di Medusa (ripreso nel poster del film), e Sette opere di misericordia. Magie della tecnologia, che mai come qui, entra in sintonia con l’arte, esaltandola.
La grande arte al cinema, storia di un successo
Nexo Digital dal 2013 porta avanti con successo il ciclo de La grande arte al cinema. Impagabili lezioni di storia dell’arte rese uniche da quella potenza narrativa che solo il cinema possiede e dalle pionieristiche scelte di produrre e distribuire film in alta definizione cinematografica.
Iniziato con Edouard Manet cinque anni fa, il ciclo della grande arte ha portato sul grande schermo le opere di numerosi artisti di fama internazionale e accompagnato gli spettatori lungo i corridoi delle più celebri mostre degli ultimi anni. Dagli Uffizi, al Teatro alla Scala, da artisti come Francisco Goya e Pierre-Auguste Renoir a Giovanni Segantini e Hieronymus Bosch, passando per i titoli record Musei Vaticani 3D (il contenuto d’arte più visto nella storia del cinema) e Loving Vincent, la prima opera cinematografica dipinta interamente su tela e divenuto il film evento di maggior successo in Italia (130mila spettatori in soli tre giorni).
Una fortuna crescente quella nata da un’ambiziosa scommessa di Nexo Digital che nella stagione 2017 ha totalizzato 400mila spettatori, classificandosi come il ciclo sull’arte sul grande schermo più visto di sempre. I prossimi appuntamenti in cartellone prosegue con l’imminente arrivo in sala (13 e 14 marzo) di Hitler contro Picasso e gli altri, prodotto da Nexo Digital e 3D Produzioni con la partecipazione di Sky Arte. Seguono poi Van Gogh. Tra il grano e il cielo e Cézanne. Ritratti di una vita.
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