Sono cinquanta le candeline che Greenpeace, nata perché “questa fragile Terra merita una voce”, ha spento il 15 settembre 2021. Mezzo secolo di storia, costellato di successi e insuccessi, proprio come l’esistenza di ognuno di noi. C’è chi dice che nella vita o si vince o s’impara. E Greenpeace, accanto alle vittorie, ha saputo fare tesoro anche di quanto appreso nei momenti più difficili. Perché arrendersi non è contemplato.
“Negli anni Settanta – spiega Rex Weyler, cofondatore di Greenpeace International – abbiamo deciso di creare un movimento ecologista globale. Oggi Fridays for future ed Extinction Rebellion sono esempi di come si evolve quel movimento. È più o meno quello che speravo accadesse”.
Anche se, a causa della sua età, potremmo scherzosamente usare l’aggettivo boomer per descrivere Greenpeace, in realtà l’ong non ha mai smesso di presentare campagne audaci, sposate anche dai più giovani che, proprio come gli esponenti dei gruppi citati da Weyler, hanno deciso di scendere in piazza reclamando il proprio diritto ad avere un futuro. Nell’attesa del nuovo sciopero globale per il clima previsto per il 24 settembre 2021, ripercorriamo alcune delle più grandi imprese di Greenpeace, in Italia e nel mondo.