La rivoluzione energetica a Lampedusa
Nel 2015 Greenpeace ha denunciato una situazione paradossale nel nostro paese: le piccole isole italiane, famose per il mare, il vento e il sole, bruciavano il petrolio per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.
In occasione del 30esimo compleanno di Greenpeace Italia è stato lanciato un crowdfunding per comprare un impianto fotovoltaico da 40kW da installare sul tetto di un edificio comunale sull’isola di Lampedusa. Quasi mille persone hanno aderito in pochissimi giorni. Grazie a questo impianto si può evitare l’immissione in atmosfera di quasi 300 tonnellate di CO2.
Lampedusa è anche un luogo di accoglienza per chi fugge da conflitti e crisi sociali o ambientali, spesso collegate proprio al business del petrolio e dei combustibili fossili. “Abbiamo voluto mettere insieme l’ambiente e la pace, per fare un regalo di speranza ad un’isola tanto bella quanto simbolica per l’Italia e il mondo intero”, si legge sul sito dell’ong.